Il consiglio direttivo dell’agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati ha deliberato ieri il conferimento delle quote sociali di Agricola Suvignano, con un passaggio di quote gratuito, a Ente Terre regionali toscane. Successivamente al decreto, ha annunciato oggi la Regione Toscana, verr sottoscritto congiuntamente un verbale di consegna della tenuta di Suvignano, nel senese, da 11 anni in attesa di assegnazione dopo la confisca definitiva al costruttore Vincenzo Piazza costruttore condannato per i suoi rapporti con Cosa Nostra. La Regione gestir il bene tramite Ente Terre, concordando l’utilizzo con i Comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo, ha spiegato oggi in conferenza stampa l’assessore alla Legalit Vittorio Bugli, rimarcando che Suvignano deve diventare la risposta che Toscana deve dare all’aggressione delle mafie. L’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi, ha sottolineato che si tratta di una straordinaria occasione di promozione economica del territorio e di valorizzazione delle produzioni agricole e zootecniche. Sar proseguita l’attivit agricola, annuncia la Regione, ma saranno sviluppate anche iniziative sulla legalit e l’antimafia.Il perseguimento di obiettivi occupazionali e di inserimento sociale – hanno spiegato i due assessori regionali – il coinvolgimento di reti locali, nonch la promozione di aspetti educativi saranno elementi fondamentali del progetto. Aspetto chiave sar il partenariato istituzionale, economico e sociale. Per il nostro territorio – ha affermato il sindaco di Monteroni d’Arbia (Siena), Gabriele Berni – credo che sia importante che sull’azienda si sviluppi un progetto di carattere imprenditoriale che sia in grado di sfruttare a pieno le potenzialit di questo importante bene al fine di generare nuove opportunit occupazionali e ricadute positive sul territorio. A fianco dell’attivit agricola che deve garantire all’azienda la sua autonomia gestionale devono essere introdotti, attraverso il coinvolgimento della rete territoriale, progetti a forte valenza educativa e sociale al fine di costruirne uno spazio simbolo della lotta alla criminalit organizzata. Siamo qua – ha aggiunto la sindaco di Murlo (Siena), Fabiola Parenti – per costruire un modello concreto. Si pu vincere la criminalit organizzata anche sul terreno della produzione di reddito e dello sviluppo territoriale, riaffermando la legalit e creando opportunit di lavoro e sviluppo sociale.(ANSA).
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