Beni confiscati: Toscana; 141 immobili e 16 aziende destinate

Incontro assessore Ciuoffo e direttore di Anbsc Corda
Un patrimonio di 17.531 immobili sparsi per l’Italia, e di questi 141 in Toscana. Sono i beni confiscati alla criminalità organizzata che l’azienda nazionale che li amministra, la Anbsc, ha già affidato agli enti territoriali, mantenuto in alcuni casi al patrimonio dello Stato o, in qualche occasione, venduto. Altrettanti sono in attesa di destinazione, gestiti ancora dall’agenzia, di cui 11.500 già confiscati definitivamente. E poi ci sono le aziende: circa 1.500 quelle ‘destinate’ nel Paese, attorno alle 2.800 in attesa, tra queste oltre 2mila confiscate in via definitiva. In Toscana sono 16 le aziende già destinate. Lo scenario, spiega una nota, è emerso in un recente incontro avvenuto tra l’assessore alla legalità della Toscana, Stefano Ciuoffo, e il nuovo direttore di Anbsc, il prefetto Bruno Corda. Tra le priorità emerse quella di snellire le procedure per l’affidamento dei beni attraverso una accurata selezione dei beni confiscati, immobili e aziende. “Sulla scorta di quanto avvenuto con la Tenuta di Suvignano in provincia di Siena -ricorda Ciuoffo – vorremmo replicare il modus operandi anche per altre proprietà di origine illecita, strutturando un rapporto sinergico con le istituzioni locali, a partire dai Comuni. Riteniamo essenziale definire un protocollo di intenti che possa fare da cornice alle azioni che dovremo mettere in campo”. Per Corda, “la cooperazione interistituzionale con le Regioni è di fondamentale importanza per la valorizzazione ed il recupero dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”. “In particolare – aggiunge – per le aziende decisivo potrebbe risultare l’aiuto delle Regioni, con il contributo anche di istituti bancari, Camere di commercio e associazioni di categoria, per consentire alle stesse di ‘stare sul mercato. La collaborazione avviata con la Regione Toscana non può che essere valutata positivamente”. (ANSA).

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