Sulla delicatissima vicenda Bekaert c’ la massima attenzione a livello regionale, nazionale ed europeo. Cos, in una nota congiunta, il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in merito alla multinazionale belga che ha deciso di chiudere improvvisamente lo stabilimento di Figline e Incisa Valdarno per delocalizzare in Romania. Parliamo di 318 lavoratori diretti e circa 100 dell’indotto – aggiungono Di Maio e Rossi – che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. Oltre 400 famiglie, non numeri. Il 5 luglio ci sar un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, al quale chiediamo sia presente anche Pirelli, per un confronto concreto e immediato. Al Parlamento europeo – aggiunge Di Maio – abbiamo gi presentato un’interrogazione alla Commissione europea affinch venga fatta chiarezza su eventuali violazioni delle direttive UE da parte della Bekaert. Anche in Europa le istituzioni devono prendere una posizione in merito a queste pratiche che spostano lavoro e profitti per motivi economici o fiscali, calpestando i cittadini. Chieder, a questo proposito, di avere un confronto con la Commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, anche al fine di capire quali siano le azioni concrete che la Commissione intende portare avanti per risolvere l’annoso problema delle delocalizzazioni selvagge e dei paradisi fiscali a norma di legge presenti tutt’oggi in Europa. Nel ‘Decreto Dignit ’ – conclude il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro – prevista una stretta alle delocalizzazioni proprio per evitare che, dopo aver ricevuto aiuti da parte dello Stato, le aziende spostino la produzione all’estero. (ANSA).
34 minuto di lettura