Basta violenze, in 200.000 a Roma

®Siamo l`urlo altissimo e feroce di tutte quelle donne che non hanno voce¯. Si pu• solo impallidire di fronte alla potenza della marea al femminile che Š scesa in piazza a Roma, al grido di Non una di meno. Duecentomila persone, secondo gli organizzatori, tra le quali anche molti uomini, anche se sul banco degli imputati c`Š proprio il patriarcato, il sistema di dominio del maschio da cui, secondo le donne scese in piazza, discendono poi tutti gli altri problemi: la violenza, gli assassinii, la discriminazione, il sessismo, la pretesa di poter disporre a proprio piacimento del corpo della compagna. Tremate le streghe son tornate; Erranti, etiche, erotiche; Le vulve unite jamas seran vencide; Il femminicida non Š malato, ma Š il figlio sano del patriarcato, tra gli slogan pi— incisivi. La danza e il canto la fanno da padroni: il corteo sfila tra i cori salentini, accompagnati dai tamburi, e mirabolanti esibizioni di capoeira, l`arte marziale brasiliana che confina con il ballo. Ma le vere anime della manifestazione che si snoda per la Capitale sono i centri antiviolenza, che quotidianamente aiutano le donne vittime di abusi. ®Oggi la nostra situazione Š estremamente grave – spiega Jenny Giordano, consigliera per la regione Veneto dell`associazione Dire – In media accogliamo una o due donne nuove al giorno, per cui sarebbe importante che il piano nazionale straordinario diventasse ordinario. Nei centri mancano fondi, spazi e professionali- t…¯. Molte realt… che oggi fanno un lavoro encomiabile sono a rischio chiusura per dissesto economico: ®Il centro da cui vengo io – spiega ancora Giordano Estia, della laguna di Venezia, Š in pericolo¯. I politici sono pochi, mescolati alla folla. Per il movimento sindacale c`Š il segretario generale della Cgil Susanna Camusso: ®Era facile prevedere che ci fosse molta voglia di reagire, di riprendere la parola in una situazione in cui crescono forme di violenza¯. Gaia Righetto del Centro sociale Django di Treviso prende il microfono dell`immenso furgone che spara musica a tutto volume. Racconta la sua esperienza, nata da un post su Facebook del leader leghista Matteo Salvini, che aveva messo alla berlina una sua intervista in cui definiva ®necrofila¯ la politica della Lega nei confronti dei profughi. Nei giorni scorsi gli attivisti di Djan- go avevano lanciato letame e imbrattato una bacheca leghista, perch‚ il sindaco di Quinto aveva rifiutato alcuni migranti. ®Da allora – racconta Gaia – ho subito insulti irripetibili, anche via messaggio privato e sul mio profilo. Prendono di mira i miei gusti sessuali, una presunta passione per gli uomini africani. Ho ricevuto minacce di morte: dicevano che ci sarebbe stato pi— gusto a picchiarmi nel giorno contro la violenza sulle donne¯. I cronisti non sempre vengono visti di buon occhio. Molte femministe di vecchia data oppongono il simbolo del triangolo ai tentativi di intervista. Una di loro, per•, non nasconde un certo orgoglio: ®Oggi siamo tantissime? Non Š mica la prima volta, lottiamo da quarant`anni. E lo facciamo tutti i giorni nei posti di lavoro, dentro le case, nelle famiglie¯. di Andrea Scutell… da Il Tirreno?Non una di meno?, la Cgil Toscana aderisce alla manifestazione di sabato 26 novembre a Roma contro la violenza sulle donne. Decine di pullman in partenza. Romano (Coordinamento Donne Cgil Toscana): ?Una battaglia che si vince insieme, uomini e donne?La Cgil Toscana aderisce alla manifestazione ?Non una di meno? contro la violenza sulle donne che si svolger… a Roma sabato 26 novembre (il 25 novembre Š la giornata internazionale contro la violenza sulle donne). Le donne e gli uomini della Cgil saranno presenti in quantit… nelle decine di pullman (di cui sette dalla sola provincia di Firenze) che partiranno dalla Toscana alla volta della Capitale (il corteo si muover… alle 14 da piazza Esedra e si concluder… in piazza San Giovanni).La nota di Anna Maria Romano (Coordinamento Donne Cgil Toscana):?Ogni uomo pu• avere una madre, una partner, una sorella, una figlia, unamica: deve sentire che chi tocca una donna tocca anche lui. Le donne anche nella nostra societ… spesso vivono fragilit… sociale e precariet… di vita e di lavoro: Š anche qui che nasce il problema della violenza su di loro, su di noi, per questo la manifestazione di sabato a Roma Š una tappa importante nel percorso verso la creazione di una presa di coscienza collettiva sulla questione. Sui luoghi di lavoro, le discriminazioni e le penalizzazioni legate alla propria condizione di donna e madre, le disparit… oggettive, rappresentano una caratteristica ancora troppo presente nella nostra societ…. E necessario che gli interventi normativi in materia di lavoro rafforzino la condizione femminile. La manifestazione di sabato pu• dare una mano a costruire un clima adatto per arrivare a norme che diano maggiori tutele in tal senso. Questa Š una battaglia che vinciamo insieme, uomini e donne?.========================================================================La manifestazione nazionale delle donne contro la violenza maschile convocata per il 26 novembre a Roma sar… aperta dalle donne con lo striscione unitario #nonunadimeno.A seguire tutt@ coloro che si riconoscono nella lotta contro la violenza maschile sulle donne. Per le strade della capitale sfiler… una marea colorata in cui ognun@ potr… sentirsi a proprio agio.Appuntamento in piazza della Repubblica alle ore 14.contro la violenza sulle donne (icona)Violenza donne: Cgil, pullman da tutta Italia sabato 2611(ANSA) – ROMA, 21 NOV – Sono tante le donne della Cgil che da tutta Italia si stanno mobilitando per essere a Roma il 26ÿ novembre, alla manifestazione nazionale ‘Non una di meno’ÿ promossa da Udi, Dire e IoDecido per dire basta alla violenzaÿ sulle donne. Lo rende noto Loredana Taddei, responsabile Politiche di genere della Cgil.La violenza contro le donne, dentro e fuori la famiglia -ÿ afferma Taddei – continua ad aumentare in modo preoccupante, come in aumento e’ la percentuale dei figli che hanno assistito a episodi di violenza sulla propria madre, con le conseguenze anche di tipo relazionale, a cui queste bambine e bambini andranno incontro nella loro vita.Con pullman e treni provenienti da tutte le regioni, dalla Lombardia all’Emilia Romagna alla Sicilia, anche le donne della Cgil scenderanno in piazza perche’ venga efficacementecontrastata la violenza, che dal lavoro alla salute sessuale e riproduttiva viene esercitata quotidianamente nei confronti del genere femminile e che ne mina alle fondamenta la liberta’ conclude la sindacalista.(ANSA).

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