Bankitalia, Visco: incertezza su previsioni, ma serve piano ben costruito

“Lo stato d’incertezza nel quale ci troviamo non ci consente di fare previsioni non dico accurate ma ragionevoli, procediamo per scenari possibili”, ma questo “non vuol dire che non si debba fare niente”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo ad una tavola rotonda organizzata dall’Accademia dei Lincei. Citando Keynes, il governatore ha sottolineato che ci vuole “un piano ben costruito” per affrontare la crisi.
“In questa incertezza ci sono delle dimensioni anche di natura economica che bisogna considerare. La prima – ha aggiunto il governatore – è che il fatto che siamo incerti sulle condizioni attuali e anche su come si evolverà il futuro, non vuol dire che non si debba fare niente”.
“Io penso che non viviamo in una fase di guerra – ha poi aggiunto Visco – è esagerato confrontare questa pandemia con la guerra. Non c’è un nemico definito, vi è un virus da sconfiggere, molte iniziative da prendere” e si registra una “flessione drammatica che porterà ad avere un anno che difficilmente avrà un risultato” lontano da “una caduta intorno al 10%, non soltanto in Italia”. Visco ha evidenziato la “necessità di muoversi avendo in mente non solo il breve ma anche il lungo periodo”, elaborando “un piano ben costruito”. “Bisogna capire come costruire un programma per il futuro, anche perché le analisi mostrano squilibri da colmare”, a iniziare dalla dimensione delle aziende italiane, che resta troppo piccola se si considera che “su 4,3 mln di imprese registrate solo 25 mila hanno più di 50 addetti, eppure producono circa la metà del valore aggiunto nazionale”. “Serve una crescita della produttività” ha auspicato il governatore di Bankitalia, osservando che “una crescita dell’1% è nelle nostre possibilità ma richiede uno sforzo collettivo”.
Davanti alla sfida posta dalla pandemia “in Italia lo Stato sociale ha tenuto” ma ora, continua Visco, bisogna pensare a una ripartenza che passi anche dalla revisione del sistema fiscale, da affrontare con “una visione complessiva” non con un approccio “imposta per imposta”. Visco ha poi ricordato come nel nostro paese “evasione, illegalità e criminalità organizzata” finiscono con il trasformarsi “in un carico fiscale molto pesante chi le tasse le paga”.
E.G. da ildiariodellavoro.it

Pulsante per tornare all'inizio