Bankitalia stima calo ricavi imprese Toscana anche oltre 30%

Si studiano possibili effetti Coronavirus su economia regionale
“Riduzione del fatturato nel primo semestre 2020 nell’ordine di un quinto nell’industria e di circa un terzo nei servizi privati non finanziari”: è quanto prevede per le imprese toscane la Banca d’Italia, che oggi ha presentato a Firenze il suo rapporto dedicato all’economia regionale della Toscana, sottolineando che le imprese “hanno programmato una notevole revisione al ribasso della spesa per investimenti, già su livelli storicamente contenuti”. Per Bankitalia “anche tenendo conto delle misure governative di moratoria e di accesso alla Cig, le imprese toscane a rischio di illiquidità nei settori sottoposti a chiusura sarebbero oltre un quinto, prevalentemente concentrate nei servizi commerciali connessi con il turismo. Il ricorso alla garanzia pubblica e il maggiore utilizzo dei margini disponibili sulle linee di credito hanno contribuito e contribuiranno ad attenuare le esigenze di liquidità soprattutto per le unità produttive di minori dimensioni verso cui si sono concentrati gli aiuti”. “La pandemia ha colpito l’economia della Toscana in una fase già di conclamata debolezza ciclica”, ha spiegato Mario Venturi, direttore della sede di Firenze di Bankitalia, presentando il rapporto, ed evidenziando temi quali “minore produttività del lavoro, minore propensione agli investimenti, minore efficienza”. (ANSA).

Dl rilancio: Toscana, 50mila domande fino a 30mila euro Imprese fanno ricorso prestito ‘Covid’ più della media nazionale
Le domande presentate dalle imprese toscane al Fondo centrale di garanzia per operazioni fino a 30mila euro erano pari a 50.500 allo scorso 13 giugno: è stato reso noto oggi da Mario Venturi, direttore della sede di Firenze della Banca d’Italia, in occasione della presentazione alla stampa del rapporto Bankitalia sull’economia regionale, in cui si è parlato anche delle misure di sostegno post-Covid. Le operazioni in questione, ha spiegato Venturi, riguardano finanziamenti “complessivamente per 1 miliardo di euro, a fronte di 12 miliardi di euro del totale nazionale, con una quota toscana dell’8,3%”. Per il direttore della sede fiorentina di Bankitalia si tratta di “dati senz’altro importanti” che mostrano come “dopo un avvio faticoso nel mese di maggio il meccanismo sia diventato più fluido, e le imprese della Toscana vi abbiano fatto ricorso in misura percentuale maggiore rispetto alla media nazionale”. (ANSA)

Bankitalia: in Toscana calo prestiti imprese in 2019 Attesa risalita nel 2020 con ricorso misure sostegno a liquidità
Nel 2019 il credito bancario all’economia toscana, dopo un quadriennio di lieve crescita, ha registrato un moderato calo (-0,5%), che si è protratto anche nel primo trimestre del 2020. Lo afferma la Banca d’Italia nel suo rapporto sull’economia regionale, presentato oggi a Firenze, spiegando che l’andamento è ascrivibile alla riduzione dei prestiti alle imprese (-2,8%), che ha interessato per la prima volta, dopo un quinquennio, anche le unità di maggiori dimensioni. “Tale flessione – si legge in una nota di sintesi – che riflette principalmente la debolezza della domanda in presenza del rallentamento ciclico, si è attenuata nel primo trimestre del 2020 (-2,6%), anche in relazione ai primi effetti delle misure di sostegno”. Per effetto delle misure di sostegno alla liquidità post-Covid “ci aspettiamo che ci sia una risalita molto più forte nel secondo trimestre 2020”, ha spiegato Silvia Del Prete, ricercatrice di Banca d’Italia. I prestiti bancari alle famiglie sono cresciuti sia nel 2019 (+3,2%), e risultavano in crescita anche a marzo 2020 (+2,5%). Le nuove erogazioni di mutui sono tornate a crescere nel primo trimestre del 2020 (4,2%), con netta prevalenza dei mutui a tasso fisso, mentre il credito al consumo ha rallentato (dall’8,2% al 5,7%) in connessione con il deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro e con il calo dei consumi. (ANSA).

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