Bandi Ccia Firenze, target mercati esteri e coop da crisi. In nuovo plafond 330.000 euro

Per aiutare la ripartenza delle imprese, la Camera di commercio di Firenze ha messo a punto tre nuovi bandi con un plafond complessivo di 330mila euro, che vanno ad aggiungersi a quelli già usciti a luglio sul digitale e sulla sicurezza, portando gli incentivi a fondo perduto a oltre un milione di euro. Le nuove misure vanno in tre direzioni: lo sviluppo delle Pmi fiorentine sui mercati esteri; il consolidamento patrimoniale ma anche la nascita di nuove cooperative di lavoro da crisi industriali (workers buyout), oppure la loro qualificazione attraverso formazione e acquisizione (o mantenimento) di certificazioni di qualità; le iniziative per la valorizzazione della filiera corta agroalimentare realizzate da associazioni, consorzi, organizzazioni di produttori. Tutti e tre i disciplinari usciranno il 28 agosto e resteranno aperti fino al 30 novembre, a parte quello della filiera corta che si chiuderà 31 dicembre 2020. Il contributo a fondo perduto può arrivare a mille euro per l’internazionalizzazione, 2.000 per formazione, acquisizioni e rinnovi certificazioni di qualità delle cooperative, 5.000 per la ricapitalizzazione e i processi di “workers buyout”; mentre per la filiera corta il massimale arriva a 20.000 euro per ogni soggetto. Per l’internazionalizzazione i contributi possono coprire azioni di rafforzamento sui mercati esteri anche attraverso l’utilizzo di strumenti digitali (virtual matchmaking, marketing, fiere e vetrine online), sviluppo di canali di promozione internazionale. Ma si può finanziare anche progettazione, revisione e traduzione di contenuti di cataloghi e siti web, ottenimento o rinnovo delle certificazioni di prodotto per l’esportazione, protezione marchi d’impresa in ambito internazionale ed altri strumenti di vendita all’estero. Nell’ambito delle imprese cooperative sono finanziate le spese per il consolidamento o la ricapitalizzazione di cooperative e per la rigenerazione dell’impresa in crisi attraverso l’intervento dei lavoratori che si associano in cooperativa; in tal caso vengono supportate anche le spese notarili e per studi di fattibilità e redazione del piano industriale; la misura interviene anche in caso di percorsi formativi intrapresi dalla cooperativa con agenzie formative accreditate e per l’acquisizione (o il rinnovo) di certificazioni di qualità. Il sostegno alla filiera corta è rivolto a organismi collettivi, come associazioni e consorzi di produttori, e può incentivare le spese per l’organizzazione di eventi promozionali a favore dei prodotti di eccellenza del territorio a chilometro zero (allestimento/disallestimento stand, spese di suolo pubblico, materiale promozionale); sono previsti incentivi anche per allestimento di locali per vendita diretta prodotti, realizzazione piattaforme di vendita digitale e/o adeguamento dei siti web e organizzazione di iniziative didattiche. Le misure approntate dalla Camere sono erogabili fino a esaurimento dei fondi disponibili. Tutte le informazioni di dettaglio sul sito web: http://www.fi.camcom.gov.it/promozione-e-assistenza-alle-imprese /contributi/contributi-della-camera-di-commercio. (ANSA).

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