“Banche, territori e nuove marginalità”: il 14 maggio iniziativa online Fisac Cgil Toscana

Banche e servizi abbandonano le aree più fragili: più di 20 comuni toscani senza sportelli. L’allarme della Fisac Cgil che dedica al tema una giornata di riflessione venerdì 14 maggio con l’iniziativa online “Banche, territori e nuove marginalità” (organizzata da Fisac Cgil Toscana, Ires Toscana e Isrf Lab) in diretta sulla pagina Facebook GO Fisac Toscana e sul sito Fisac Cgil Toscana dalle 9:30

Banche e servizi abbandonano le aree più fragili. Più di 20 comuni toscani senza sportelli. Una giornata di discussione organizzata dalla FISAC CGIL Toscana Una campagna che la FISAC Toscana sta conducendo da anni, quella per il contrasto all’abbandono delle aree interne del territorio toscano, specie montane, da parte delle banche. Non c’è piano industriale o riorganizzazione mirante alla razionalizzazione delle attività, nelle quali i grandi gruppi (anche quelli con redditività altissima) non propongano chiusure di filiali e sportelli di piccole dimensioni ubicate nelle zone più fragili del territorio. Tema nazionale, ma che sta assumendo anche in Toscana assoluto rilievo con oltre 20 comuni senza filiali bancarie e talvolta senza un bancomat. Servizi spesso non sostituibili da altri soggetti a causa dalla riduzione dello stesso servizio da parte di poste italiane e accentuato dalla composizione demografica di questi territori che non favorisce l’accesso al digitale e all’home banking quando anche il segnale wifi, non parliamo di fibra, servisse i comuni e le frazioni, talvolta prive persino di segnale di telefonia mobile. E attività non sostituibili nemmeno dalla cosiddetta “banca dei tabaccai” con alcuni parziali servizi come pagamento di multe, bollettini, f24 o prelievi, possibili in alcune tabaccherie. La riduzione in 5 anni del 21,6% del numero di sportelli nella nostra regione, una riduzione lineare che ha impatti diversi ovviamente tra aree metropolitane e aree periferiche, oltre a causare disagio per la mobilità dei lavoratori coinvolti, priva di servizi costituzionalmente garantiti migliaia di cittadini per lo più anziani. Considerato che l’Italia presenta un rapporto abitanti/ sportello di 1 a 2.450 mentre la Francia (paese con sistema solido che si distingue tra l’altro per lo shopping di banche italiane) ha un rapporto di 1 a 1.950, noi vorremmo porre alla discussione pubblica che il tema di arginare, pena il rischio di nuove segregazioni sociali, la politica dettata dai freddi algoritmi dei gruppi bancari, è tema generale. E’ necessario in ogni caso sviluppare una massiccia campagna di educazione finanziaria su cui come FISAC CGIL siamo impegnati da tempo e su cui anche Banca d’Italia insiste, ma servono anche scelte di governo chiare. Il PNRR che stanzia potenzialmente cifre imponenti per la infrastrutturazione delle aree più disagiate, può rappresentare, insieme al lavoro già avviato anche dal precedente Governo, un’opportunità importante. Si parla molto di incentivare flussi abitativi verso aree progressivamente abbandonate anche in relazione ai cambiamenti imposti dalla pandemia a partire dal lavoro remoto. Ma senza “segnale” anche lo smart working è un miraggio. Ne discuteremo con molti autorevoli ospiti tra cui la professoressa Franca Alacevich e il dott. Francesco Monaco, già coordinatore delle aree tecniche del Ministero per la coesione territoriale col Ministro Provenzano.

“Banche, territori e nuove marginalità”: venerdì 14 maggio iniziativa online (organizzata da Fisac Cgil Toscana, Ires Toscana e Isrf Lab) in diretta sulla pagina Facebook GO Fisac Toscana e sul sito Fisac Cgil Toscana dalle 9:30 (SCARICA LA LOCANDINA)

LA PRESENTAZIONE

L’abbandono di intere aree e territori “fragili” da parte dei servizi a partire da quelli finanziari e le risposte necessarie, saranno il tema della giornata di lavoro il 14 maggio prossimo nell’ambito dell’iniziativa promossa da Fisac Toscana.
Sindacalisti, esperti, consumatori, delegati e ricercatori si confronteranno per affrontare l’argomento. Argomento nazionale ma che in Toscana vede da tempo Fisac e CGIL impegnate con campagne politiche e comunicative.
Sono 21 i comuni della regione senza nemmeno una filiale bancaria, spesso in località difficili dal punto di vista geografico, con abitanti generalmente anziani, località non raggiunte spesso dalla rete o dalla fibra.
I processi di concentrazione bancaria, le nuove diseguaglianze che si determineranno e le possibili soluzioni, saranno oggetto della giornata a partire da una ricerca di IRES Toscana realizzata da Roberto Errico in collaborazione con ISRF LAB di Fisac CGIL nazionale.

IL PROGRAMMA

Ore 9:30
PRESIEDE E COORDINA
– Cristina Pascucci, Segreteria Fisac CGIL Toscana
INTRODUZIONE
– Daniele Quiriconi, Segretario Generale Fisac CGIL Toscana
INTERVENGONO:
– Gianfranco Francese, Presidente Ires Toscana
– Roberto Errico, Ricercatore Ires Toscana – autore ricerca sul tema
– Luca D’Onofrio, Presidente Federconsumatori Toscana
– Maria Agueci, Segretaria Generale Fisac CGIL Arezzo
– Andrea Monti, Segretario Nazionale Coordinamento Banco Bpm
– Lara Giovani, Rsa BCC Castagneto Carducci
– Federico Di Marcello, Segretario Nazionale Coordinamento MPS

Ore 11:30 TAVOLA ROTONDA
L’abbandono del territorio di banche e servizi, le necessarie politiche di coesione territoriale.

NE DISCUTONO:
– Maurizio Brotini, Segreteria CGIL Toscana
– Franca Alacevich già Docente di Sociologia del Lavoro, UNIFI
– Francesco Monaco, Fondazione IFEL ed ex Coordinatore del comitato tecnico delle aree interne presso l’agenzia per la coesione territoriale
– Susy Esposito, Segreteria Nazionale Fisac CGIL
MODERA
– Raffaele Palumbo, Controradio – Circuito Popolare Network

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