Banca Etruria:ostacolo vigilanza,condanna ex vertici. In appello a Firenze ribaltata la sentenza di primo grado

Condannati in appello a Firenze, a un anno e un mese di reclusione, pena sospesa, l’ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari e l’ex dg Luca Bronchi, nel processo di secondo grado che li vedeva imputati con l’accusa di ostacolo alla vigilanza. Assolto il dirigente dell’istituto di credito Davide Canestri. In primo grado i tre erano stati assolti ad Arezzo. Fornasari e Bronchi sono stati anche condannati in solido a risarcire Bankitalia, parte civile nel procedimento: stabilita una provvisionale di 327mila euro.La procura generale aveva chiesto per Fornasari la condanna a due anni, a un anno e otto mesi per Bronchi e l’assoluzione per Canestrelli. L’inchiesta, la prima su Etruria finita a processo, era stata aperta alla fine del 2013 dall’allora procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, al quale gli ispettori di Banca d’Italia consegnarono una relazione in cui si ipotizzavano possibili criticita’ penali nel bilancio del 2012. L’accusa di ostacolo alla vigilanza era stata contestata con riferimento alla cessione di immobili, in particolare quelli della societa’ Palazzo della Fonte e sui presunti crediti deteriorati che non sarebbero stati contabilizzati correttamente ma come incagli e, quindi, ancora recuperabili. Operazioni che, con quelle messe in campo dal Cda successivo, per l’accusa avrebbero contribuito a portare al dissesto l’istituto aretino. Il gup di Arezzo, in primo grado, aveva assolto gli imputati perch ‘il fatto non sussiste’ con riferimento al capo di imputazione relativo alla cessione di immobili, perch ‘il fatto non costituisce reato’ per quello relativo ai presunti crediti deteriorati. (ANSA).

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