Automotive. Cgil e Fiom: servono investimenti per guidare la trasformazione

“Si è svolta oggi l’audizione informale delle organizzazioni sindacali da parte della 10° Commissione del Senato (Industria, commercio, turismo) sulla transizione alla propulsione elettrica nel settore dell’automotive italiano.
Come Cgil abbiamo posto l’attenzione sulla fase di forte criticità che attraversa il settore, acuita dalla crisi generata dal Covid-19 ma preesistente, dovuta alla mancanza di investimenti e, soprattutto, di una politica industriale che ne accompagni il rilancio verso una radicale innovazione di prodotto. Così come sta avvenendo in altri Paesi Europei, è necessario avere una visione strategica e guidare il settore nella difficile sfida che pone la sua trasformazione, tutelando lavoratrici, lavoratori e capacità produttiva, anche in considerazione della prossima fusione tra FCA e PSA.
Investimenti pubblici e privati, riforma degli ammortizzatori sociali, formazione e partecipazione: queste le sfide per rilanciare un settore che è strategico e che rappresenta il crocevia per altre filiere produttive. Per rispondere all’emergenza occorre far ripartire il mercato, ma senza perdere di vista i limiti imposti dalla normativa Europea in materia di emissioni, stabilire un piano di rinnovo delle flotte pubbliche e del TPL. La FIOM in questi giorni è impegnata in incontri con le forze poliche, attivi e assemblee con le lavoratrici e lavoratori affinchè il Governo convochi le parti sociali e le imprese per avviare un confronto per il rilancio del settore.
Lo dichiarano in una nota Massimo Brancato della CGIL Confederale e Simone Marielli, della Fiom-Cgil nazionale

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