Ast: giornalisti del Tirreno aggrediti. Piena solidariet e sostegno dal sindacato. Il comunicato del Cdr
Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell’Associazione Stampa Toscana esprimono piena vicinanza e solidariet ai colleghi de Il Tirreno, e in particolare ai due giornalisti aggrediti oggi, 23 marzo, mentre erano impegnati a fare un servizio sui riflessi dell’emergenza coronavirus. Pu darsi che il virus abbia ripercussioni anche indirette sulle persone, ma inollerabile che a farne le spese siano giornalisti in servizio in un momento cos difficile, dove l’informazione un elemento fondamentale della vita quotidiana cos messa a dura prova.L’Associazione Stampa Toscana, oltre ad assicurare sostegno al Cdr de Il Tirreno e ai due giornalisti aggrediti, si rivolge alle autorit, chiedendo tutela per gli operatori dell’informazione, ormai troppo spesso in pericolo nello svolgimento del loro lavoro e si augura che vengano adottati provvedimenti idonei ad impedire che episodi cos intollerabili possano ripetersi.Associazione Stampa ToscanaÊIl comunicato del Cdr de Il TirrenoUn collaboratore e il fotografo della cronaca di Livorno del Tirreno questa mattina sono stati aggrediti da un edicolante che erano andati ad intervistare. Il commerciante, anzich limitarsi a rispondere che non aveva intenzione di rilasciare alcuna dichiarazione, prima li ha insultati davanti ai clienti, poi uscito dal chiosco con in mano l’asta di ferro utilizzata per alzare e abbassare la saracinesca minacciandoli di usarla contro di loro.Successivamente, sul suo profilo Facebook, si vantato del gesto, raccontandolo cos: Sono appena venuti due “giornalisti” del tirreno: li ho cacciati brandendo una spranga di ferro”. Il suo post in poche ore ha ricevuto decine di “mi piace”.Il comitato di redazione del Tirreno esprime la massima solidariet e vicinanza ai due colleghi. L’uso della violenza tipico di chi non ha argomentazioni: il tentativo di intimorire i giornalistinell’esercizio del loro lavoro riporta a metodi tipicamente fascisti che devono essere non solo condannati ma perseguiti dalle autorit preposte.Stupefacente appare il fatto che questo gesto sia stato messo in atto da un operatore della filiera dell’informazione, che dovrebbe ben conoscere il ruolo dei giornali, sia come presidio della democrazia, sia come punto di riferimento di un’informazione verificata contro le fake news.Il Comitato di Redazione del Tirreno”