Articolo18: il 25 ottobre tutti a Roma!
Roma – Si svolto oggi a Roma il Direttivo Spi -Cgil.ÿÿCarla Cantone ha iniziato la sua relazione introduttiva ricordando ilÿdocumento approvato dalla Direzione del Pd in cui si sceglie di superareÿdefinitivamente l’art.18, peggiorando anche ci’ che Monti-Fornero avevano fatto. Per Renzi il lavoro non un diritto ma un dovere e che quindi nonÿha senso mantenere vecchi diritti.ÿPer noi il lavoro e invece un dirittoÿche ti consegna dignit e libert . E’ necessario allora attrezzarci perÿavere consenso e per rappresentare al meglio bisogni e diritti di quellaÿparte di societ che rappresentiamo. Se il Governo alza il tiro, noiÿdobbiamo essere all’altezza a partire dal merito. Mentre la politica cheÿcomanda continua a dibattere su come portare a ragionevolezza il sindacato,ÿnel nostro ci sono 7 milioni di poveri, oltre 4 milioni di senza lavoro e iÿgiovani sfiorano ormai il 43%.ÿI settori tradizionali e strategiciÿsoffrono di un declino ormai costante, la siderurgia e’ al disastro, ilPubblico Impiego e la scuola sono colpiti da una spending review cheÿcolpisce la qualit dei servizi e dei diritti dei lavoratori. Noirivendichiamo scelte pubbliche coerenti con il bisogno di efficienza e nonÿdi carit , servizi sul territorio per rispondere alle nuove esigenze diÿtanti anziani. Per questo siamo impegnati con la Cgil e alla FunzioneÿPubblica nella campagna salviamo la salute.ÿNoi siamo per un Riformaÿdella Pubblica Amministrazione che colpisca sprechi e scandali: in Italiaÿsi registrano 170 miliardi l’anno di corruzione, 130 miliardi di evasione eÿ180 di fatturato della mafia, e Renzi sostengono che le responsabilit deiÿmali del Paese siano da attribuire all’ art.18. Renzi ha anche detto cheÿriaprir la Sala Verde per incontrare il sindacato, questo va bene purchÿnon si presenti come Berlusconi che firmava con chi era d’accordo con luiÿper dividere il Sindacato.ÿDobbiamo allora darci una mossa se vogliamo farÿfronte ad una stagione dura e difficile da sostenere per lungo tempo. Eallora il cambiamento per noi significa una diversa e nuovaÿconfederalita’: 3 sono i temi per noi irrinunciabili consenso, credibilit e capacit di proposta. Occorre ricostruire autorevolezza, riprenderci ilÿrispetto, farci capire dalla gente, ritornare nei posti di lavoro, stareÿcon i giovani, capire le loro esigenze e le loro paure, assumere come unÿobbligo morale e di giustizia sociale la condizione degli anziani.ÿÿI rapporti unitari confederali sono sospesi, l’incontro di ieri fra i 3ÿsegretari generali, non ha prodotto nessun passo avanti, ma almeno sembraÿnon aver peggiorato la divisione.ÿÿAbbiamo deciso di organizzare tre assemblee-manifestazioni il 5 novembre aMilano, a Roma e a Palermo. Lo Spi sar in piazza San Giovanni il 25 Ottobreÿcon la Cgil per difendere i diritti che la nostra generazione haÿconquistato.ÿÿSe non si esce dalla crisi con qualche risultato, i problemi per noi, per laÿnostra rappresentanza, per il nostro ruolo di sindacato generale, per iÿlavoratori, per i pensionati, per i settori deboli della societ sarannoÿguai duri.ÿDobbiamo costruire un Europa diversa, un Europa sociale contro un Europaÿdella finanza, un Sindacato che esercita il proprio ruolo se si vuoleÿsuperare la crisi sindacale in Europa.ÿIl 25 ottobre deve essere la manifestazione di tutti e di tutta la Cgil,ÿuna manifestazione non solo per ci che va difeso , ma anche ci che si puÿe si deve cambiare per superare la precariet e per una nuova politica diÿsviluppo, una manifestazione che mette al centro il lavoro che parla aiÿpensionati: centralit del lavoro e del welfare.E allora il 25 ottobre TUTTI A ROMA!ÿ( articolo ÿdel segretarioÿClaudio Bicchielli)