ART.18: EPIFANI, LAVORATORI PIU’ DEBOLI. RICORREREMO ALLA CONSULTA [intervista a La repubblica]

Un lavoratore piu’ debole e ricattabile: sara’ questo l’effetto della nuova legge sul processo del lavoro voluta dal governo. E contro questa legge annuncia che la Cgil ricorrera’ alla Corte costituzionale.Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil lo afferma in una intervista rilasciata a ‘Repubblica’.D – Perche’ la Cgil ritiene ancora piu’ grave questa iniziativa legislativa rispetto a quella del 2002 sull’articolo 18 che scateno’ la protesta?.EPIFANI – Perche’ e’ una norma di carattere generale che interviene sul complesso delle procedure per la difesa dei diritti dei lavoratori. Nella prima versione della legge era addirittura prevista l’obbligatorieta’ del ricorso all’arbitrato che poi e’ diventato facoltativo. Tuttavia il punto vero e’ che nel momento dell’assunzione il datore di lavoro puo’ chiedere a un lavoratore di rinunciare alla via giudiziale per la tutela dei propri diritti. E, in quel particolare momento, il lavoratore e’ piu’ debole e piu’ ricattabile. Per questo potrebbe accettare la proposta precludendosi per tutta la durata del rapporto di lavoro di ricorrere al giudice.D – Il ministro del Lavoro Sacconi ha parlato di una polemica da parte dei soliti noti (tra questi sicuramente la Cgil) che confermerebbe la malafede di chi vuole sempre accendere la tensione sociale. Lei sta cercando lo scontro sociale?.EPIFANI – Non capisco perche’ Sacconi parli di malafede.Questa non e’ una questione di malafede e buonafede. Sacconi dovrebbe dire se cio’ che sostiene la Cgil e’ vero o meno.D – Comunque maggioranza e governo spiegano che spettera’ ai contratti fissare i paletti per l’accesso all’arbitrato. Non crede che in sede contrattuale potranno essere apportati miglioramenti?.EPIFANI – La contrattazione servira’ per definire le procedure ma non certo a modificare quello che stabilisce la legge.Sara’ una contrattazione molto vincolata e, dunque, non libera.D – Ma il ricorso all’arbitrato non e’ per i lavoratori un’opportunita’ in piu’ per difendersi?.EPIFANI – Lo era prima di questa legge. In questo nuovo schema una volta imboccata la strada dell’arbitro non si puo’ piu’ andare dal giudice. Sacconi non dice la verita’.D – La legge e’ in Parlamento da quasi due anni: perche’ non ve ne siete accorti prima?.EPIFANI – Non e’ vero che non ce ne siamo accorti.Abbiamo sollevato il problema molto tempo fa. Intorno alle nostre posizioni si sono ritrovati giuristi moderati come Romagnoli e Treu. La stessa Associazione nazionale dei magistrati ha condiviso le nostre preoccupazioni. E’ il ministro Sacconi che non vuole rendersi conto che la sua scelta rendera’ piu’ deboli i lavoratori. Tanto piu’ – e in questo ha ragione Bersani – in una fase di crisi come l’attuale. La legge non solo e’ sbagliata ma e’ anche fuori tempo.D – Farete ricorso alla Consulta?.EPIFANI – Lo stiamo valutando. L’impressione e’ che ci sia piu’ d’una norma in contrasto con la Costituzione.ÿ

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