Il miliardario algerino Issad Rebrab, a capo della Cevital, la pi grande societ privata d’Algeria, ed ex proprietario delle acciaierie Aferpi di Piombino, stato arrestato in Algeria con le accuse di falsa dichiarazione sui trasferimenti illeciti di capitali verso l’estero, fatturazione eccessiva di attrezzature importate e l’importazione di attrezzature usate godendo di vantaggi doganali, fiscali e bancari. Lo riportano vari media algerini.La notizia dell’arresto di Rebrab, uno dei magnati pi ricchi d’Africa, era trapelata luned mattina ma il suo gruppo lo aveva inizialmente smentito. Lo stesso Rebrab, su twitter, informava nei giorni scorsi di essersi recato pi volte alla gendarmeria per cercare di chiarire quanto contestatogli. L’arresto scattato nella notte tra luned e marted: Rebrab stato trasferito nel carcere di el-Harrach. La conferma giunta dalla tv di Stato. Secondo alcuni commentatori, il suo arresto potrebbe essere legato anche a motivi politici, essendo Rebrab originario della regione berbera e da sempre in conflitto con le autorit che hanno bloccato diversi suoi progetti industriali. E’ anche fondatore di uno dei principali quotidiani algerini di opposizione, Libert. I reati contestati sarebbero legati alla EvCon industry, controllata della Cevital, una multinazionale con interessi in molti settori, dall’acciaio all’elettronica e alle costruzioni, e ad un progetto avviato a Bab Jdid. Teniamo a sottolineare – afferma la societ in una nota – che non si tratta, come qualcuno ha lasciato intendere, n di un caso di corruzione n di distrazione, n di spreco di denaro pubblico. Simili pratiche – aggiunge la societ – sono contrarie alla nostra etica e ai nostri valori. Lo stesso Rebrab, nei giorni scorsi, aveva negato ogni accusa affermando su twitter che il nostro gruppo, al pari del popolo algerino, una vittima del sistema e della sua mafia economica. Rebrab aveva acquisito le acciaierie di Piombino nel luglio del 2015, ma il suo progetto era lentamente naufragato per problemi di finanziamento, in particolare per il blocco delle esportazioni di capitali deciso dal governo algerino. Durante una lunga battaglia politico-giudiziaria, l’imprenditore aveva gi rischiato l’arresto nel 2015. Nell’estate del 2018 la Aferpi stata ceduta all’industriale indiano Sajjan Jindal. (ANSA).
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