L?ANNO NERO cominciato in malo modo. Fioccano le cassaintegrazioni mentre i punti di crisi si espandono a macchia di leopardo. Dice Giorgio Cartocci (nella foto), segretario provinciale Cgil: ®C? poco da fare, i numeri sono importanti. In provincia abbiamo circa duemila persone, e sono cifre per difetto, oggi in cassa integrazione. Ma bisogna distinguere: c? la ?cassa? ordinaria, quella straordinaria e la ?cassa? in deroga per le aziende che contano meno di 15 dipendenti. Se facciamo blocco, arriviamo all?ingrosso alle duemila unit ¯. Ma c? di pi. Il sindacato, ad esempio, non in grado di censire il panorama delle microditte: ®Chiudono e nessuno se ne accorge se non coloro che rimangono a spasso¯, commenta amaro Cartocci.LE GRANDI e medie aziende non sono esenti dalla congiuntura. Anzi, sono loro a fornire i numeri pi alti. Nel check up delle situazioni delicate, ci aiuta ancora Cartocci.Il caso limite Eutelia: ®Proprio cos. Adesso siamo in attesa del piano industriale che dovr essere presentato al ministero. Le cifre sono imponenti, duemila persone che rischiano di trovarsi senza lavoro per la dismissione del settore internet. Ma bisogna distinguere: ci sono gli accompagnamenti alla pensione, ci sono gli ammortizzatori sociali, c? insomma un mix di interventi che pu far decantare la vertenza. Correlata all?Eutelia la questione Ats. Presto chiederemo un incontro alla Provincia per capire cosa dobbiamo aspettarci¯.Ultimo in ordine di tempo l?annuncio della richiesta di mobilit per duecento dipendenti della Ciet di Piero Mancini: ®Anche in questo caso possiamo dire poco. Mancini ha annunciato sul vostro giornale il nuovo piano industriale, ha detto che gli esuberi, dei quali solo una decina ad Arezzo, saranno mirati e che si tratter in sostanza di un avvicinamento morbido alla pensione. Ma sono annunci, appunto. Sarebbe meglio che si seguisse la strada maestra, la Ciet ci chiami e ci spieghi. In momenti come questi bene avere freddezza e basarsi su dati concreti¯.Monumento del tessuto industriale aretino, pure la UnoAerre non naviga in acque tranquille. Dice Cartocci: ®Da un lato va avanti fino a luglio la cassa integrazione straordinaria per circa cinquanta persone. In pi stata concordata per un periodo la riduzione dell?orario di lavoro, sei ore al giorno per cinque giorni alla settimana. Il quadro non allegro perch il settore dell?oro quello in maggiore difficolt ¯.Cassaintegrati, ben 241, alla ex Lonza di San Giovanni che oggi si chiama Polynt: ®Lei parla di accordo fatto? Non proprio cos, l?intesa dovr essere complessiva perch oltre ai 241 in cassa fino a marzo c? un problema che riguarda l?indotto¯.IL SINDACATO chiede chiarezza anche al patron della Buitoni, Angelo Mastrolia. ®E? irrisolto il nodo dei 71 dipendenti in cooperativa che lavoravano al magazzino. Il 17 febbraio arriver l?assessore regionale Gianfranco Simoncini per capire quando potr applicarsi l?accordo fatto in Regione. Il 18 avremo invece un incontro con i vertici aziendali per affrontare nel complesso il tema della produttivit dello stabilimento¯.Altro caso la ®Menci¯ di Castiglion Fiorentino: ®Siamo alle solite, la crisi si avverte tutta nel crollo delle commesse. Pure alla Menci il nodo molto aggrovigliato¯.Cosa fare? Un?iniziativa pare imminente, targata Vincenzo Ceccarelli. Il Presidente della Provincia in procinto di aprire un tavolo di crisi del quale faranno parte istituzioni, sindacati e associazione datoriali. Il tema in ballo la razionalizzazione delle risorse messe a disposizione dall?uno e dall?altro soggetto, spesso in modo confuso, tale da disperdere risorse ed energie. Il coordinamento dovr raccordarsi in modo diretto con la Regione e mettere in modo i meccanismi per attivare finanziamenti, sia per chi in crisi sia per chi vuole investire, e ce ne sono, ma ha bisogno di una mano.di SERGIO ROSSI DA LA NAZIONE
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