Aperture commercio il 1°maggio in Toscana, i sindacati: “Le aziende sapevano prima, Giani spieghi”

Il Primo Maggio e la “preveggenza” delle aziende: avevano informato i clienti sugli orari di apertura dei supermercati e festeggiavano prima che uscisse l’ordinanza della Regione. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Toscana: “Il presidente Giani ora spieghi”. Domani sciopero unitario con astensione dal lavoro per media e grande distribuzione

“Alcune ore prima dell’ordinanza regionale che consentiva l’apertura dei supermercati la mattina del Primo Maggio, alcune aziende già avevano informato i loro clienti sui social che sarebbero state aperte, con orari poi successivamente inseriti nell’ordinanza. Chiediamo che a spiegarci come sia stato possibile questo evidente episodio di preveggenza, ai limiti del paranormale, sia il presidente della Regione Giani”.
A dirlo sono i segretari toscani di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, rispettivamente Stefano Nicoli, Alessandro Gualtieri, Marco Conficconi. “Quando nel comunicato di ieri abbiamo parlato di ‘una politica inaffidabile e completamente in mano alla lobby della grande distribuzione e delle associazioni datoriali del commercio’ evidentemente avevamo colto nel segno”, aggiungono.
“La sensazione, assai sgradevole, è che la Regione agisca sotto dettatura di pochi soggetti economici e delle loro potenti associazioni datoriali, più che tenere conto dei diritti dei lavoratori e del bene dei cittadini che li hanno eletti, in nome e per conto dei quali dovrebbero governare”, spiegano i tre sindacalisti, che concludono: “Di certo questa scelta scellerata, compiuta oltretutto con un bruttissimo voltafaccia, dimostra come le ragioni dei registratori di cassa pesino più di quelle della storia, della sicurezza e dei valori del mondo del lavoro. E’ doloroso constatarlo alla vigilia del Primo Maggio”.
Per domani, sabato Primo Maggio, i sindacati hanno confermano lo sciopero e l’astensione dal lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici della media e grande distribuzione.
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1 maggio: dissenso Pd per ordinanza Toscana apertura negozi
Ricordano il significato della Festa dei lavoratori, “una bandiera di diritti e libertà” ed esprimono il proprio “dissenso” sulla decisione della Regione di lasciare aperte le strutture di vendita, supermercati, ipermercati e centri commerciali. Così i consiglieri regionali Pd in una lettera rivolta al presidente della Regione Eugenio Giani. “Caro presidente, i lavoratori di tutto il mondo festeggiano il Primo Maggio come simbolo della lotta costante che nel tempo hanno dovuto sostenere per la propria emancipazione, per i diritti di lavoro e nel lavoro – è scritto nella lettera -. Questo per dire che il Primo Maggio è molto di più di una data segnata come festiva nel calendario”. “Anche da noi, in Toscana – aggiungono -, ci sono aree di sfruttamento e di limitazione dei diritti che, purtroppo, abbiamo sotto gli occhi”. “Pensiamo anche – aggiungono – ai tanti lavoratori della grande distribuzione che in questo anno di lockdown e restrizioni ci hanno aiutato a continuare a vivere, spesso mettendo a rischio la propria vita, dietro una cassa di un supermercato o intorno agli scaffali di un grande magazzino. Che cosa rischia di dire loro la Toscana impedendogli di celebrare la propria festa, la ‘Festa del Lavoro’, il Primo Maggio. Temiamo che il messaggio che sta passando sia sbagliato e la Toscana non può mandare questi segnali, non può ammainare la bandiera dell’1 Maggio, neppure per mezza giornata, neanche in una situazione particolare come quella determinata dalla pandemia di Covid 19. Come consiglieri regionali del Pd riteniamo che le battaglie per i diritti dei lavoratori non debbano essere delegate solo ai sindacati, lasciandoli soli, ma invece pensiamo che debbano essere parte integrante della nostra proposta e azione politica. Per questo, caro presidente, in questo caso, ti esprimiamo civilmente il nostro dissenso”. (ANSA).

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