La Toscana ha raggiunto unÕintesa pi avanzata di quella nazionale e grazie allÕattivazione in ultima istanza di un fondo di garanzia nessun dipendente rimarr fuori. Bugli e Grieco: ÒSoddisfatti della disponibilit dimostrata da tutte le partiÓ In Toscana i lavoratori dipendenti di aziende in crisi potranno vedersi anticipare dalle banche a tasso e costo zero, se lÕimpresa non lo potr fare, la cassa integrazione od altri ammortizzatori sociali spettanti: fino a 1400 euro come apertura di credito e in unÕunica soluzione per lÕemergenza Covid e con un finanziamento al massimo di 6000 euro, in sette mesi e con importi mensili fino a 900 euro, per la cassa integrazione straordinaria ÔtradizionaleÕ. LÕaccordo vale per Cigo e il Fis, ma anche per la Cig in deroga e la Cisoa, che la cassa integrazione salariale per gli operai del settore agricolo. In questo modo, in attesa che lÕInps eroghi il sostegno al reddito, i lavoratori oggi a casa o in cassa integrazione (magari parziale) per lÕemergenza sanitaria in atto potranno contare su unÕentrata mensile certa.LÕintesa stata siglata dalla giunta regionale con gli istituti di credito, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria; e rispetto allÕaccordo nazionale, che riguardo allÕanticipo delle banche dice solo che saranno applicate Òle migliori condizioni possibiliÓ, lÕaver scritto invece che lÕoperazione sar a tasso e costo zero costituisce una sicurezza in pi per i lavoratori, che non dovranno pagare niente (se non il bollo sullÕestratto conto trimestrale).LÕintesa toscana presenta inoltre anche unÕaltra differenza. Prevede lÕattivazione, in ultima istanza, di un fondo di garanzia per consentire lÕaccesso allÕanticipo degli ammortizzatori sociali anche a chi non avesse i titoli di merito di credito richiesti dalle banche. In questo modo nessuno sar tagliato fuori. I finanziamenti si attiveranno attraverso modalit telematiche e su richiesta del lavoratore, una volta che lÕazienda avr fatto ricorso agli ammortizzatori sociali.ÒAbbiamo raggiunto un ottimo accordo, grazie alla disponibilit di tutti Ð sottolinea lÕassessore alla presidenza Vittorio Bugli, che ha tenuto i rapporti in queste settimane con tutti i soggetti firmatari Ð Come Regione garantiremo il corretto ed efficace passaggio di informazioni fra istituti di credito, Inps, sindacati, associazioni di imprenditori e aziende e comunicheremo con tempestivit alle banche le richieste di attivazione di ammortizzatori sociali autorizzate per cui potranno procedere con le anticipazioniÓ. Naturalmente la Regione vigiler sulla correttezza delle procedure messe in atto.ÒLa Toscana Ð aggiunge lÕassessore al lavoro Cristina Grieco, soddisfatta dellÕintesa raggiunta Ð stata tra le prime Regioni in Italia a farsi trovare pronta per la partenza della cassa integrazione. Solo per la Cig in deroga fino ad oggi, ovvero fino alla mattina del 14 aprile, sono state presentate quasi 24 mila domande per poco meno di 57 mila lavoratori privi di altri ammortizzatoriÓ. ÒAdesso Ð conclude – dunque importante che il Governo assicuri, in conversione in legge del decreto, risorse sufficienti per soddisfarle tutte, per la sopravvivenza anche delle impreseÓ.LÕapertura di credito per lÕanticipo concesso dalle banche cesser con il versamento da parte dellÕInps del trattamento di integrazione salariale. LÕintesa regionale un protocollo aperto: altri istituti di credito potranno aggiungersi. Al momento lÕaccordo comunque gi stato sottoscritto dalla gran parte delle banche presenti in Toscana, sicuramente le pi diffuse sul territorio.I commenti dei firmatariÒLa possibilit di applicazione anche al settore agricolo un segnale di attenzione importante Ð sottolinea la Cia Toscana, Confederazione italiana agricoltura – e significativa lÕattivazione delle modalit di garanzia e finanziamento. Come Cia Toscana manifestiamo un forte apprezzamento per la tempestivit con cui la Regione Toscana ha coinvolto le parti sociali nella definizione del protocollo. Positiva la disponibilit degli istituti di credito. ÓPer i sindacati Cgil, Cisl e Uil lÕaccordo sottoscritto riafferma la volont di affrontare e risolvere insieme Òi temi enormi posti dallÕepidemia Covid-19Ó. ÒIl fatto che la gran parte del sistema bancario regionale si metta a disposizione per lÕanticipo degli ammortizzatori sociali Ð si soffermano Dalida Angelini, Riccardo Cerza e Annalisa Nocentini – di enorme valore. Eviter infatti che lavoratori e lavoratrici siano nel frattempo privi di reddito. Un risultato frutto di un dialogo costante favorito e sostenuto dalla Regione Toscana con lÕobiettivo preminente di evitare il collasso del sistema sociale ed economico toscanoÓ.ÒUn segnale importantissimo in questo momento di preoccupazione e incertezzaÓ afferma Roberto Negrini, presidente di Legacoop Toscana a nome delle tre centrali cooperative toscane Agfl, Confcooperative e Legacoop appunto. ÒIl movimento cooperativo, per sua natura attento ai soci e ai lavoratori – aggiunge – , non pu che essere soddisfatto per un accordo che non lascia indietro nessunoÓ.ÒIn un periodo molto difficile per le imprese e i lavoratori, che non ha paragoni con le crisi che abbiamo conosciuto negli ultimi anni – aggiunge Confindustria Toscana -. LÕaccordo di oggi, consentendo di avere in tempi pi rapidi un anticipo della cassa integrazione, contribuisce a dare un segnale importante ai collaboratori delle aziende toscaneÓ.Confartigianto e Cna auspicano che ci si metta al lavoro per trovare al pi presto le modalit operative che consentano lÕestensione dellÕanticipazione dellÕassegno per lÕemergenza Covid-19 anche al fondo privatistico Fsba, le cui prestazioni sono comunque gi in fase di erogazione. Il fondo costituisce lÕammortizzatore sociale per le imprese artigiane. Un obiettivo condiviso dalla Regione.Soddisfatti anche i commercianti, che plaudono allÕiniziativa di cui Òil sistema economico ha estremo bisogno per salvare lÕoccupazioneÓ. ÒVigileremo – commenta Anna Lapini, presidente di Confcommercio Toscana Ð affinch lÕaccordo sia rispettato nei fatti dagli istituti di creditoÓ. ÒImprenditori e lavoratori non possono essere lasciati soli a subire gli effetti negativi di questa pandemia – dichiara Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana -. Salvare la salute, anche quella dellÕeconomia, deve essere obiettivo primario per tuttiÓ.
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