ANTICIPI E RITARDI
Come avevamo anticipato il Paese ? stato attaccato dalla speculazione. Il Ministro Tremonti, l?unico ad essersi presentato in Parlamento a spiegare la manovra per fronteggiare l?attacco, ha detto con anni di ritardo che era colpa della crisi e del debito. In realt? questi due fatti sono comuni ad altri paesi, ci? significa che su di noi ha pesato molto la caduta di credibilit? dell?esecutivo. Gli scandali, le liti, la compravendita di parlamentari, che ha avuto come protagonista questa maggioranza rappresentano un?ipoteca sulla credibilit? del paese grande quanto le sue difficolt? di bilancio e di crescita. I mercati fiutano questa necrosi democratica e gli speculatori si prendono per intero i propri vantaggi danneggiando l?Italia e l?Europa. La manovra ? figlia e specchio di questa situazione e si configura inadeguata e classista. Serviva un segno di giustizia e di equit?. Invece non si attaccano la rendita e le rendite di posizione. Non si abbassano i privilegi delle caste. Non si fa nulla per ridare sobriet? ed efficienza alla politica.Piuttosto ci si accanisce con le classi deboli e le classi medie. Tutto ci? con gravi danni per le famiglie. Secondo uno studio della CGIA di Mestre, quelle fiorentine per effetto di tagli e nuove imposte pagheranno 1077 euro in pi? rispetto al 2010. A ci? vanno aggiunti i 50.000 disoccupati cheIRES stima cresceranno in Toscana per il carattere recessivo della manovra.La Giunta regionale ha deciso di contrastare tutto ci? ed ha aperto un confronto per trovare soluzioni alternative. La prima decisione ? stata quella di rinviare l?introduzione del tiket per le prestazioni ospedaliere che il Governo voleva rendere effettive da oggi. Nello stesso momento alcune amministrazioni fiorentine, a partire dal Comune capoluogo, hanno invece manifestato la volont? di anticipare il Governo su dismissioni e privatizzazioni del patrimonio pubblico. Una delle realt? in questione ? l?ATAF, l?azienda di trasporto Fiorentina. C?? fra queste amministrazioni qualcuno con una tale fretta di vendere che non vuole neppure consentire di conoscere il piano industriale. Quali conseguenze ci saranno su servizi e tariffe per i cittadini, quali saranno le ricadute per il progetto di riforma regionale del TPL? Stiamo lavorando e continueremo a farlo perch? un confronto si apra. ? nostro compito valutare le scelte, non in base alle apparenze o alle appartenenze ma in base alla loro sostanza e alle conseguenze che producono. Oggi ci sentiamo di incoraggiare la regione, dobbiamo al contrario invitare questi altri a riflettere e a confrontarsi. Prima di correre si dovrebbe convenire sulla direzione da prendere: i passi sbagliati, anche se veloci, ci fanno arrivare tardi alle sfide da vincere.