Ansa in sciopero, la solidariet della Cgil. Landini, solidariet e sostegno a giornalisti, dipendenti e “
Il segretario della Cgil, Maurizio Landini: ÒL’informazione e la pluralit di voci, sono valori imprescindibili in una democrazia e gli editori non possono continuare a scaricare i costi d’impresa solo sui lavoratoriÒPiena solidariet e sostegno a giornalisti, dipendenti e collaboratori dellÕagenzia Ansa, impegnati in una battaglia sindacale per difendere lÕinformazione e la qualit e dignit del lavoroÓ. Cos il segretario della Cgil, Maurizio Landini. ÒLÕinformazione e la pluralit di voci, sono valori imprescindibili in una democrazia – afferma il segretario del sindacato di Corso dÕItalia – e gli editori non possono continuare a scaricare i costi dÕimpresa solo sui lavoratori, con piani di riorganizzazione aziendali che prevedono continui tagli e sacrifici che vanno quasi sempre a colpire i lavoratori pi deboli, i collaboratori e i precariÓ.Òé necessario – conclude Landini – creare le condizioni per una ripresa immediata del confronto e trovare una soluzione per garantire lÕoccupazione, la qualit e la dignit del lavoro in uno dei pilastri del nostro sistema informativo in grado di garantire ogni giorno un servizio pubblico fondamentale per il paeseÓ.Sciopero Ansa, Rossi: “Inaccettabile il piano di ridimensionamento del lavoro giornalistico”Òé triste e inaccettabile che si presenti un piano di ridimensionamento del lavoro giornalistico allÕAnsa proprio nelle settimane e nei mesi in cui tutti hanno sotto gli occhi quanto prezioso e insostituibile per il paese sia questo stesso lavoroÓ.Cos il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi interviene sullo sciopero di 48 ore allÕAnsa in seguito al piano di ristrutturazione presentato, portando la solidariet sua e dellÕintero governo regionale ai dipendenti dellÕagenzia di stampa in sciopero.ÒLÕAnsa sempre stata una garanzia di informazione corretta, autorevole e completa per le nostre istituzioni e le nostre comunit”, prosegue il presidente. “Del suo lavoro ancora di pi ne abbiamo sentito il bisogno in questi mesi di emergenza e certo il suo ruolo non sar meno prezioso nello scenario di un paese da ricostruire e reinventare”.”So bene – conclude Rossi – che tutte le imprese di informazione sono state colpite nei conti non meno delle altre imprese, nel momento in cui abbiamo avuto pi bisogno di loro. Ma certo le difficolt non possono tradursi semplicemente in una logica di tagli e ammortizzatori sociali, con pesanti ricadute anche sulle redazioni regionali. Ne ammissibile che il conto pi salato, come tante altre volte, lo paghino i collaboratori, ovvero il lavoro meno tutelato. Dalle difficolt si esce piuttosto investendo in lavoro e in professionalit, in nuovi progetti e certo facendo dellÕinformazione – unÕinformazione seria, professionale, garantita nei diritti del lavoro – una grande questione da porre al governo. Su questo io mi sforzer d i fare la mia parteÒ.”