Gran caldo fino a martedì,poi tregua fino a metà luglio. Domani 20 città in rosso. 39* a Firenze

– E’ grazie all’anticiclone delle Azzorre, per l’occasione ribattezzato ‘Pompiere’, se l’ondata di caldo di queste ultime settimane si attenuerà nei prossimi giorni. ‘Pompiere’ è il soprannome dato dal meteorologo Mario Giuliacci, fondatore e direttore del sito meteogiuliacci.it, a questa famosa zona di alta pressione atlantica per sottolinearne la capacità, che sta per ‘mettere in mostra’, di ‘spegnere’ l’anticiclone ‘Caronte’ (quello di matrice africana che ha messo a ferro e fuoco tutta l’Italia, e non solo) almeno per 7-8 giorni. L’anticiclone delle Azzorre, in sostanza, ha spiegato Giuliacci, “riuscirà ad avere la meglio sull’anticiclone africano Caronte, sospingendo sull’Italia freschi e temporaleschi venti atlantici”. Il che non significa che subito si ‘respirerà’, anche se già domani i primi temporali di calore indicheranno che qualcosa (in meglio, almeno per chi è ‘allergico’ alle alte temperature) sta per cambiare. Il gran caldo (con il picco proprio tra domani e lunedì) durerà infatti fino a martedì, poi ci dovrebbe essere una tregua fino a metà luglio. I cambiamenti riguarderanno principalmente il Centronord: al Sud, per alcuni giorni in più rispetto al settentrione, le temperature resteranno alte. Dopo i temporali di calore di domani, che, osserva il meteorologo, “hanno poca importanza in quanto non generati da una perturbazione ma dall’umidità del suolo, e si lasciano dietro solo l’afa”, lunedì sono previsti fenomeni diffusi su Alpi, Lombardia ed Emilia in seguito a una prima perturbazione. I due giorni successivi vedranno formarsi ancora temporali su Triveneto e Romagna, e poi sulle pianure dell’Emilia-Romagna e in Lombardia a causa di una seconda perturbazione. Sarà giovedì 7 che rovesci e temporali colpiranno gran parte del Centronord, facendo abbassare le temperature al di sotto dei 30 gradi. “Sarà una vera perturbazione – dice ancora Giuliacci – che colpirà anche zone del Centro, ad esempio Marche ed Umbria, mentre al Sud resisteranno le temperature elevate”. Nei giorni successivi, fino a metà mese, le temperature si manterranno nella media o lievemente al di sotto di essa”. Se potrà dare sollievo, la pioggia, secondo il meteorologo, non basterà a risolvere il problema della siccità. Basti pensare, ha rilevato, “che il deficit idrico in Italia dopo queste settimane senza precipitazioni è di 400 millimetri di pioggia, pari a 400 litri di pioggia caduta in meno per metro quadrato”. In attesa della pioggia, l’ondata di calore delle ultime settimane continua ad arroventare i centri urbani: sono 20 domani, rispetto ai 22 di oggi, quelli contrassegnati dal bollino rosso del ministero della Salute che indica il massimo livello di rischio per tutta la popolazione, non solo per le fasce a rischio. Nell’elenco ci sono tutte le grandi città italiane, con l’eccezione di Torino, che con Genova e Venezia (tutte e 3 gialle, che indica la pre-allerta) sono toccate solo marginalmente dall’ondata di calore. Per avere un’idea delle temperature di questi giorni, basti pensare che nelle Isole Maggiori, precisa iLMeteo.it, si registreranno 42-43 gradi. A Roma e Firenze il termometro toccherà i 39 gradi. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio