Covid: Battiston, il virus non ha più barriere Pedrini (Infn), questa estate è diversa. Previsioni impossibili

Il virus corre veloce e senza ostacoli, in questa estate 2022, la prima dall’inizio della pandemia di Covid-19 in cui all’arrivo del caldo non ha corrisposto un calo dei contagi. Il motore di questa situazione anomala è la nuova sottovariante BA.5 di Omicron, che si trasmette con una velocità notevole, ed è alimentato dalla caduta di ogni misura di contenimento, dall’obbligo di indossare le mascherine al chiuso al distanziamento. È una situazione nuova, davanti alla quale gli esperti non azzardano previsioni. “Quei comportamenti che riuscivano a contenere varianti meno contagiose, ora lo fanno sempre meno con la variante BA.5: in queste condizioni non vedo cosa possa limitare questa diffusione con numeri che potrebbero peggiorare”, osserva il fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento. “Siamo di fronte a numeri alti e probabilmente sottostimati, anche considerando che le lezioni scolastiche sono terminate e l’attività nelle Università è ridotta. In questo momento – rileva – abbiamo una chiara percezione che il numero di contagi registrati sia inferiore rispetto al numero reale; alla luce della diffusione dei test fai-da-te e della quarantena autosomministrata, molti casi non rientrano nelle statistiche.Tutto questo non va nella direzione giusta”. Quanto al futuro, per Battiston “è irrealistico fare previsioni”: bisogna rendersi conto che “la pandemia di Covid non è finita, anche se si è deciso ‘per decreto’ che si può rinunciare ad un certo tipo di precauzioni come se il pericolo fosse passato”: allo stesso tempo “non stiamo pianificando nessun intervento teso a contenere e invertire la tendenza al rapido aumento”. La sfida è ora “non subire la situazione”. È attualmente impossibile fare previsioni sull’andamento dell’epidemia anche per il fisico Daniele Pedrini, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e coordinatore del sito CovidStat, per il quale l’aumento dei casi è in linea con l’indice di contagio Rt, che al 19 giugno risulta di 1,36. “È un valore coerente con quello presentato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e pari a 1,07, calcolato sui casi sintomatici nel periodo fra il primo e il 14 giugno”. Quanti siano esattamente i casi non è possibile dirlo perché il tracciamento è ormai impossibile e “il tasso di positività sta aumentando a dismisura”. Con l’indice di contagio di 1,36 e alla luce di quanto osservato nelle ondate di Covid-19 precedenti, “potemmo attenderci un aumento dei casi per due settimane e poi una decrescita, ma in questa situazione in cui c’è l’incognita della sottovariante Omicron BA.5 e le misure di protezione non sono più obbligatorie, sarebbe azzardato fare previsioni”. Non resta che “utilizzare il buon senso, indossare la mascherina e avere un atteggiamento responsabile: è la sola speranza di poter contenere l’aumento dei casi”. Critico sulla rimozione delle misure di contenimento è Walter Ricciardi, docente di Igiene dell’Università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza: “La conseguenza della rimozione delle misure fatta a maggio è questa ondata estiva. Se non ci prepariamo, vedo l’autunno molto preoccupante”.  di Enrica Battipaglia (ANSA).

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