In vista delle prossime elezioni regionali consegnato un documento-appello alle forze politiche democratiche toscane. Invito a riscrivere un ?progetto politico che parta dai valori costituzionali fondamentali: il lavoro su tutti, e l’uguaglianza. Il successo delle Sardine poi ? dovrebbe suggerire alle forze politiche che si richiamano ai medesimi valori, di interrogarsi circa l’esaurimento della loro forza attrattiva?.In primavera si vota anche in Toscana e il Coordinamento dei Comitati Proviciali Anpi della Toscana ha ben presente il ?rischio di consegnare alla destra sovranista la nostra Regione?, da qui la stesura di un appello all?unit , sul modello del Cnl, consegnato ieri alle forze democratiche. Si chiede loro di fare ?un tentativo serio di superare divisioni, particolarismi, personalizzazioni e posizionamenti tattici e ritrovare un metodo di elaborazione politica che parta dall’analisi delle necessit e dei rischi, dandosi degli obiettivi comuni e riconoscendo la priorit di fare argine alla marea di una destra sempre pi connivente con il neofascismo montante?.Ci detto Anpi Toscana invita i destinatari dell?appello alla riscrittura ?di un progetto politico che parta dai valori costituzionali fondamentali: il lavoro su tutti, e l’uguaglianza?.L?appello-documento consegnato ai partiti si occupa anche delle Sardine. ?Il successo di questo movimento – vi si legge – dovrebbe suggerire alle forze politiche che si richiamano ai medesimi valori, di interrogarsi circa l’esaurimento della loro forza attrattiva e circa la necessit di trovare soluzioni capaci di tenere unito, anche nel momento dell’espressione elettorale, il popolo che si ritrova sotto le insegne dell’antifascismo, dell’antirazzismo, del diritto al lavoro, all’inclusione, all’eguaglianza e alla libert .Non c? pessimo nel Coordinamento dei Comitati Provinciali Anpi della Toscana, ?c’ ancora tempo ? scrivono – per scongiurare l’ascesa della destra revanscista, occorre una mossa di buona volont e un impegno all’elaborazione comune e condivisa?, ben sapendo che ?si vince per essere migliori, e non i meno peggio; si vince per quello che si vuole essere, non solo per quello che si pu essere stati; si vince se uniti nei valori condivisi della Costituzione nata dalla Resistenza?. nbIl documentoL’umanit al potere. Appello all’unit per una Toscana solidale e antifascistaIl Coordinamento dei Comitati provinciali Anpi della Toscana rileva come l’attuale fase politica presenti motivi di fondata preoccupazione: un consolidato consenso alle forze sovraniste e illiberali che si sono qualificate per una convergente azione di sdoganamento delle componenti pi estreme della destre neofascista, un asserito bisogno di personalit forti e di svolta autoritaria, come risulta dall’ultimo rapporto Censis, l’emersione sempre pi frequente di frammenti di una rete neofascista che non si limita pi alla propaganda verbale, ma intensifica le aggressioni e si dota di veri e propri arsenali.Allo stesso tempo, e a compensare parzialmente questi motivi di preoccupazione, si registra la crescente mobilitazione della cittadinanza che si riconosce nei valori costituzionali e nell’antifascismo, riempiendo le piazze del Paese, chiamata a testimoniare da un nuovo movimento, sotto molti aspetti inedito ed inatteso. Il successo di questo movimento dovrebbe suggerire alle forze politiche che si richiamano ai medesimi valori, di interrogarsi circa l’esaurimento della loro forza attrattiva e circa la necessit di trovare soluzioni capaci di tenere unito, anche nel momento dell’espressione elettorale, il popolo che si ritrova sotto le insegne dell’antifascismo, dell’antirazzismo, del diritto al lavoro, all’inclusione, all’eguaglianza e alla libert .A breve anche la Toscana sar chiamata a rinnovare i propri organi di governo e molti indicatori danno come possibile il rischio di consegnare alla destra sovranista la nostra Regione.L’Anpi ritiene che le forze politiche democratiche interessate a difendere il patrimonio di esperienza di governo e di valori antifascisti condivisi fino ad ora, debbano prendere atto della necessit di un supplemento di riflessione.Sappiamo fin troppo bene che il disagio sociale, la precarizzazione del lavoro e la conseguente ricattabilit a cui sono soggette le generazioni pi giovani, alimentano un diffuso senso di insoddisfazione non accolto n politicamente orientato dalle forze politiche di area democratica, per la perdita di consenso e anche per essere venute meno le loro strutture capillari e di elaborazione politica; quegli elementi di disagio, pertanto, rischiano di restare irrisolti e allo stesso tempo di essere incanalati – come da parte della destra si prover a fare – verso la richiesta dell’ ‘uomo forte’.Riteniamo a questo punto necessario che le forze politiche democratiche facciano un tentativo serio di superare divisioni, particolarismi, personalizzazioni e posizionamenti tattici e ritrovino un metodo di elaborazione politica che parta dall’analisi delle necessit e dei rischi, dandosi degli obiettivi comuni e riconoscendo la priorit di fare argine alla marea di una destra sempre pi connivente con il neofascismo montante.A noi caro il modello del Cln, che riusc a mediare posizioni anche molto diverse in nome di un’azione comune che non avrebbe potuto fallire, pena la sconfitta di tutti. L’Anpi ravvisa la necessit di mettere in chiaro alcuni valori comuni, da cui desumere punti programmatici condivisi e riconducibili ai fondamenti costituzionali: rispondere al paese con un impegno progettuale chiaro, rinnovando linguaggi e rappresentanza politica e lasciando emergere soggettivit nuove, sia per genere che per generazione, che possano ristabilire quella relazione di rappresentativit andata smarrita.L’Anpi chiede di tenere come ‘stella polare’ quel modello, e di provare a progettare un rinnovamento rilevante, partendo, per la nostra Regione, dalla riscrittura di un progetto politico che ci sembra necessario debba partire dai valori costituzionali fondamentali: il lavoro su tutti, e l’uguaglianza. Occorrer riprendere il percorso di recupero dei beni comuni, difendere il diritto alla salute e il diritto allo studio, occorrer dare spazio a politiche inclusive e di accoglienza di nuove cittadinanze, occorrer rafforzare le scelte a tutela dell’ambiente e a recupero degli sprechi ambientali che possono essere stati compiuti. Occorrer difendere i diritti civili, senza cadere nella trappola identitaria e senza contrapporli ai diritti sociali. Sar sufficiente muoversi nel solco dei valori della Costituzione e non solo nel rispetto formale dei suoi principi.Solo a fronte di un programma costituzionalmente orientato e politicamente condiviso, sar possibile rappresentare quel soggetto sociale nuovo che si sta raccogliendo nelle piazze e che non obbedisce, n obbedirebbe, a logiche di partito.Se la politica non sar in grado di rispondere a questa sfida, riconducendo bisogni concreti a concreti programmi, e ricomponendo il quadro di tutte le forze democratiche e antifasciste, dovr anche assumersi la responsabilit di una possibile sconfitta, sapendo che in tal caso non avranno perso i partiti: avremo perso tutte e tutti noi, cittadine e cittadini toscani. Avranno perso, soprattutto, i cittadini economicamente e socialmente pi deboli, avranno perso coloro che stanno attendendo il riconoscimento di diritti sostanziali e formali, avremo perso tutti noi che teniamo alla difesa dell’identit antifascista delle nostre citt e dei nostri territori.C’ ancora tempo per scongiurare l’ascesa della destra revanscista: occorre una mossa di buona volont e un impegno all’elaborazione comune e condivisa, in modo da avvicinarsi alla competizione elettorale accumulando un potenziale di trascinamento e di recupero alla politica di quei tanti che se ne sono allontanati, e di quei tanti che non ci hanno mai creduto: si vince allargando il cerchio del protagonismo politico, non invocando la delega; si vince per essere migliori, e non i meno peggio; si vince per quello che si vuole essere, non solo per quello che si pu essere stati; si vince se uniti nei valori condivisi della Costituzione nata dalla Resistenza.Comitati provinciali Anpi della Toscana
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