Anno giudiziario: pg Firenze, con Covid rischio welfare mafie

“La pandemia del Covid-19 non è soltanto un’emergenza sanitaria, non è soltanto un’emergenza economica, ma costituisce anche una grave crisi del mercato del lavoro” e per questo “in assenza di adeguate misure di sostegno e della tutela proveniente dalla disponibilità di capitali legali, è facile prevedere, soprattutto nelle fasce sociali e popolari più disagiate e più aggredite dalla crisi, l’inevitabile consegnarsi a forme di welfare mafioso”. Così Marcello Viola, procuratore generale di Firenze, all’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Nel distretto – ha aggiunto Viola nella relazione – può fondatamente ipotizzarsi, nonostante il consistente calo del numero delle iscrizioni dei procedimenti per usura, pari a quasi il 34%, la sommersione del fenomeno usurario poiché l’accertamento del reato di usura urta spesso contro l’atteggiamento delle vittime, che preferiscono sottomettersi alle pretese usurarie piuttosto che denunciarne gli autori, temendo di perdere la possibilità di potersi avvalere del ricorso a tale forma di credito nel caso di eventuali ulteriori necessità”.
Le numerose indagini – ha affermato il Pg di Firenze, Marcello Viola – hanno disvelato l’esistenza di meccanismi di infiltrazione delle diverse mafie, altrettanto pervasive del virus, nei circuiti dell’economia legale e nel tessuto dell’economia locale, con molteplici e diversificati investimenti, dall’accaparramento di lavori pubblici e privati, al settore immobiliare, a quello del turismo, all’acquisizione o alla gestione di pubblici esercizi, specie di ristorazione o intrattenimento”. “Se è vero – ha aggiunto – che la cultura mafiosa non è riuscita a contaminare il tessuto sociale della Toscana, si registra nondimeno la continua emersione di spunti investigativi che vedono la presenza di appartenenti a Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorra operare in Toscana in concorso con elementi del luogo, a dimostrazione della forte liquidità di cui tali soggetti dispongono e della capacità attrattiva e corruttiva che tali disponibilità comportano”. “Il tutto in un contesto economico in cui i perduranti effetti della crisi già in atto, e soprattutto quelli della terribile pandemia, continuano a condizionare le dinamiche economico-finanziarie e sociali del territorio, aprendo spazi smisurati alle organizzazioni criminali ed alle strategie di aggressione alle realtà imprenditoriali”. “I clan – ha proseguito – cercano di sfruttare la crisi e l’emergenza da coronavirus, che è anche emergenza economica e sociale, per infiltrarsi ulteriormente nel tessuto economico delle Regioni, tra le quali a forte rischio di inquinamento è da ritenersi pure la Toscana, per l’importanza e le dimensioni del suo apparato economico e produttivo”. (ANSA).
Anno giudiziario: Livorno porta narcotraffico dal Sudamerica.
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Anno giudiziario: Firenze; ‘Drammatica carenza di personale’  Per alcune figure amministrative picchi scopertura del 66%
“Se la scopertura di organico per quanto attiene ai magistrati è sicuramente una problematica seria, la scopertura di organico per quanto attiene al personale amministrativo assume toni di drammaticità”. E’ quanto si legge nel testo della relazione tenuta dal presidente vicario della Corte di appello di Firenze, Alessandro Nencini, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Le maggiori carenze, ha precisato Nencini, sono quelle relative alle qualifiche del direttore amministrativo, del funzionale giudiziario, del funzionario contabile, del cancelliere e dell’assistenza giudiziario”, per le quali in alcuni uffici si raggiungono picchi di scoperture del 66%. “A fronte di questa carenza – ha aggiunto Nencini – si è aggiunto nell’anno in corso, a causa della pandemia tutt’ora in atto un massiccio utilizzo dello smart working”. (ANSA).
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Anno giudiziario: pg Viola,pandemia non generi disuguaglianze
“Dobbiamo impegnarci per impedire che tutta questa sofferenza sia avvenuta invano. Nell’amministrare giustizia, non possiamo permettere che dalla pandemia venga fuori un assetto sociale caratterizzato da ancor più profonde spaccature e diseguaglianze”. Questo l’appello contenuto nella relazione del procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Viola ha ricolto anche un pensiero particolare a Firenze, “una tra le più colpite dal Covid, proprio per la sua inimitabile vocazione turistica ed internazionale”. (ANSA).
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Anno giudiziario:pg Firenze,vaccinare magistrati e personale  Viola, ‘E’ esigenza inderogabile per assicurare servizio’
“Sottoporre a vaccinazione anti-Covid in via prioritaria, dopo il personale medico e i soggetti fragili, anche magistrati, personale giudiziario e avvocati” è “un’esigenza inderogabile”, al fine di “poter assicurare la regolarità e continuità dell’attività giudiziaria quale servizio pubblico essenziale”. E’ quanto affermato dal procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, nel suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Viola ha anche precisato come, dopo i test sierologici rapidi eseguiti nei mesi scorsi, si è in attesa di uno screening con tamponi antigenici per tutti i magistrati e il personale amministrativo in servizio nel distretto giudiziario di Firenze. Sempre Viola ha detto che presso la procura generale è stato creato “un gruppo dedicato alla gestione della crisi, allo scopo di una maggiore rapidità e concretezza delle decisioni”. (ANSA).
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Carceri: Nencini, grave non vaccinare detenuti e agenti ‘Una mancanza non aver istituito un canale preferenziale’
“Che nel piano vaccinale non sia stato previsto alcun canale preferenziale per le strutture carcerarie, per detenuti e agenti di custodia, è una grave mancanza sintomo di un atteggiamento culturale che non vorrei riscontrare nel 2020, che considera il carcere chi ci vive come una cosa che deve stare ai margini della società, come dovessimo vergognarci di avere delle patologie”. Lo ha detto il presidente vicario della Corte di appello di Firenze, Alessandro Nencini, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. (ANSA).
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‘Scalo è alternativa privilegiata a Gioia Tauro e Genova’
Il porto di Livorno “sembra essere divenuto una alternativa privilegiata, di sempre crescente importanza, rispetto ad altri porti quali Gioia Tauro e Genova, a fini di importazione dal Sudamerica di stupefacenti, soprattutto cocaina”. Lo ha sottolineato il procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, all’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Le attività di indagine – ha precisato il procuratore generale – svolte in relazione a procedimenti penali in materia di narcotraffico internazionale, di cui numerosi in corso di svolgimento, hanno confermato il quadro sostanziale già delineatosi nel corso degli anni precedenti, evidenziando che la Toscana, sia per la particolare posizione geografica che per le infrastrutture presenti (in particolare il porto di Livorno, che è uno dei primi porti italiani per merci movimentate), è spesso utilizzata come ‘porta di accesso’ per l’importazione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente da parte di gruppi criminali organizzati e costituisce un mercato assai appetibile per le organizzazioni”. (ANSA).
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Anno giudiziario: Firenze;crisi familiari aggravate da Covid. Nencini, proteggere benessere psico-fisico bambini
“Relativamente alle controversie in materia di persone e di famiglia, il contenzioso resta particolarmente consistente, ragionevolmente aggravato anche dalla situazione di epidemia che ha di fatto costretto a una convivenza particolarmente difficile”. Lo ha affermato il presidente vicario della Corte di Appello di Firenze, Alessandro Nencini, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Nencini ha poi ricordato l’attivazione del progetto ‘Bambini al centro’ del tribunale di Firenze: “L’obiettivo primario del servizio – ha aggiunto Nencini – è quindi la protezione del benessere psico-fisico dei bambini e degli adolescenti coinvolTi in situazioni di alta conflittualità, aumentate dopo il lockdown conseguente alla pandemia”. “L’intenzione – ha precisato ancora – è stata quella di dar vita a un servizio sperimentale di prevenzione della sofferenza infantile generata da una separazione altamente conflittuale e, quindi, di recupero e valorizzazione nella coppia in crisi del compito genitoriale”.
Anche il procuratore generale di Firenze Marcello Viola ha evidenziato che con la pandemia sono diminuiti i reati in generale ma sono cresciuti quelli relativi ai maltrattamenti in famiglia, a causa dell’esasperazioni di alcune situazioni a causa del lockdown. E’ quanto rilevato nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. “La generale decrescita dei reati nel periodo di riferimento – sottolinea Viola -, segnatamente nel primo semestre del 2020, in diretta conseguenza delle limitazioni agli spostamenti imposte dal lockdown, riguarda soprattutto i reati predatori, in particolare rapine e furti in appartamento, e quelle altre categorie criminose su cui ha ovviamente influito la restrizione alla libertà di circolazione. E sono infatti altresì diminuite le iscrizioni relative ai fatti legati alla circolazione stradale, essendosi verificati meno incidenti stradali”. “Per le stesse ragioni – precisa – evidentemente non è un caso che siano sensibilmente aumentate le iscrizioni per i fatti di violenza intrafamiliare e, in particolare, per il delitto di maltrattamenti contro familiari e conviventi di cui all’articolo 572 del codive penale, passate da 2.541 a 2.816, con un rialzo percentuale pari a quasi il 11%, in conseguenza dell’adozione delle misure normative miranti a prevenire il rischio di contagio da Covid-19 che hanno però costretto dentro le mura domestiche, luogo di più frequente consumazione di siffatti delitti, vittime e carnefici, creando un regime di convivenza forzata, di isolamento e di illecito controllo”. (ANSA).
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Anno giudiziario: familiari vittime Viareggio in presidio  ‘Nostra battaglia per la prescrizione è battaglia di giustizia’
Stamani dalle 9.30 una delegazione dell’associazione Il Mondo che Vorrei, che raggruppa i familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 di Viareggio, nel rispetto delle norme anticontagio, è presente di fronte al Palazzo di Giustizia di Firenze, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario. “Come abbiamo sempre ribadito, la nostra battaglia per la prescrizione è una battaglia di giustizia in un Paese civile – scrivono in una nota -, e se con la Legge Viareggio 2 (riforma dell’istituto della prescrizione entrata in vigore a gennaio 2020) abbiamo ottenuto un primo successo per questo Paese, è merito del lavoro di questi anni. Grazie a questa legge un eventuale condanna in primo grado fermerebbe lo scorrere della prescrizione. La riforma della prescrizione non va giù a quasi tutte le forze politiche. Noi familiari non staremo zitti, guai a mettere in discussione quella legge, perchè nasce dalle nostre battaglie, dal sangue dei nostri cari, dall’ingiustizia che noi abbiamo subito e continuiamo a subire dopo quest’ultima sentenza della Cassazione che ha dichiarato prescritti 32 omicidi”. “Anche l’accelerazione dei processi è un’altra battaglia per la quale non smetteremo di combattere, ora più che mai”, aggiungono, “tra i nostri obiettivi c’è anche la rideterminazione delle pene per reati inseriti in un codice obsoleto per la società di oggi”. “Vogliamo infine segnalare – concludono – la nomina di persone indagate per reati gravissimi al ruolo di Commissari straordinari per le grandi infrastrutture. Per questo abbiamo scritto alle più alte istituzioni, perchè non possiamo girarci dall’altra parte facendo finta di niente”. (ANSA).

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