Anna e le ragazze, un libro di Claudio Repek che mette a confronto le donne di due millenni

Storie e visioni della vita tra chi Š vissuto nel Novecento e chi nel nuovo millennio. La presentazione del libro il 19 ottobreLei sul divano. Loro sul tappeto. Lei 78 anni, loro tra gli 11 e i 13. Lei una donna fuggita dai campi che odiava per fare l?operaia. Loro sono centennials con gli occhi spalancati su un mondo narrato che sanno reale ma che faticano a riconoscere. Si raccontano le loro vite. Una Š segnata dalla misera e dalla fatica dei mezzadri inchiodati alla terra ma anche dal riscatto delle operaie, da amori sbocciati presto e finiti altrettanto presto quando la parola divorzio gelava la conversazione, dall’impegno politico e istituzionale quando le donne ne erano ai margini. Le altre vite, quelle delle centennials, sono un mosaico di mondi: Africa, America latina, Europa. Di famiglie: alcune ancora insieme, altre no. Di relazioni basate su messaggi veloci, smartphone e computer. Di affetti e amori ancora solo immaginati ma al primo posto nella lista delle meraviglie attese.Lei Š Anna Cuccoli, nata mezzadra, diventata operaia della Lebole, una vita spesa tra la fabbrica, la Cgil, il Pci, l’impegno nelle istituzioni. Loro frequentano il Centro Aquilone, struttura socio educativa del comune di Civitella gestita dalla KoinŠ. Ponti per i dialogo due educatrici della cooperativa sociale, Raffaella Merelli e Cinzia Tigli.Dai dialoghi Š nata il libro di Claudio Repek Anna e le ragazze, edito da Clichy Firenze che verr… presentato sabato 19 ottobre presso il centro sportivo di Albergo nel comune di Civitella. Interverranno la storico Riccardo Nencini, rappresentanti di Comune. KoinŠ, Cgil e Spi.Il libro narra il confronto tra generazioni diverse sui temi della vita quotidiana. Quindi non solo i grandi argomenti ma anche i temi di ogni giorno tra gli anni ’50 e gli anni ’90: la famiglia, l’infanzia, la terra, la scuola, le amicizie, i primi amori, i fidanzamenti. E poi il cibo, la cucina, la fame. Quindi le trasformazioni sociali: dalla terra alla fabbrica, dall’isolamento nelle campagne alle militanza sindacale, dall’assenza d’identit… sociale alla scelta dell’impegno in politica. I diritti delle donne e le trasformazioni all’interno della famiglia.Anna e le ragazze hanno in comune l?identit… femminile e la voglia di vivere. Possibilmente meglio. 65 anni sono una differenza ma non fanno la differenza. Anzi: creano la curiosit… di conoscersi in un doposcuola che diventa un ponte tra generazioni.Il tempo Š cambiato, oggi vivi sulla rete, allora ti guardavi negli occhi – ricorda Riccardo Nencini. Una differenza ciclopica chattare e sfiorarsi. E per• i sentimenti non mutano tanto rapidamente. Ieri come oggi serve coraggio. Mettersi alla prova, uscire dal coro quando un pensiero ti martella la testa, trovare la forza per difendere un ideale, non arrendersi di fronte alla prima difficolt…. Una di noi, Anna Cuccoli, ha raccontato la sua vita a un gruppo di adolescenti – commenta Giusepe Selvi, Segretario provinciale Spi Cgil. Non Š stata una classica e semplice trasmissione di memoria tra ragazze che hanno tra gli undici e i tredici anni e una donna che si avvia verso gli ottanta. ? stato un confronto tra due generazioni separate s dagli anni, ma soprattutto dalla tecnologia, dalle trasformazioni sociali e culturali.Alle adolescenti dell?Aquilone il suo racconto personale e politico non pu• che suscitare interesse – aggiunge Grazia Faltoni, Presidente di KoinŠ. Esse hanno di fronte non un eroe di plastica, un mito irraggiungibile (che neppure si pu• provare a imitare), ma una persona in carne e ossa che, nel corso di una vita, ha provato, in modo autentico, a cambiare il mondo in meglio, ci ha provato trovando se stessa e trovando l?amore della sua vita con cui ha condiviso il disegno di cambiamento.Infine la Sindaca di Civitella, Ginetta Menchetti: leggere questo libro mi ha confermato quanto sia stato lungo e difficile il percorso delle donne che hanno scelto di impegnarsi nella politica e nelle istituzioni. Molto Š cambiato. Ovviamente non tutto. Questo per dire che c?Š ancora molto da fare. Sono poche le donne che hanno ruoli politici e istituzionali di rilievo, sia a livello locale che nazionale.

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