Angelini: Gli imprenditori vogliono assumere? Bene, ma occhio alla qualit del lavoro
Se gli imprenditori affermano la disponibilit ad assumere, non possiamo che esserne felici, anche se poi la prudenza d?obbligo perch bisogna vedere se le previsioni si tramutano in realt . Ma soprattutto occorrer vedere il saldo assuntilicenziati: a fronte di quelle assunzioni, quante saranno le cessazioni? Oltre alla quantit dell?occupazione, poi, noi siamo molto interessati anche alla qualit . E i numeri dicono che crescono i contratti a tempo determinato e calano quelli a tempo indeterminato. E che il lavoro malpagato e senza diritti per molti prassi.I dati del nostro centro studi Ires sulla Toscana, riferiti al primo semestre 2017 sullo stesso periodo del 2016, segnano un forte aumento delle assunzioni per lavoro dipendente (+20,6% pari a 33.300 posizioni). Un aumento che per nettamente segnato dall?esplosione dei contratti a tempo determinato (+28,4%) come conseguenza della fine degli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato. Viceversa, il contratto a tempo indeterminato cala ancora dal 22,9% al 18,1%.La ripresa occupazionale, insomma, fondata sulla precarizzazione dei nuovi rapporti di lavoro. E? urgente mettere al centro il tema della qualit e della stabilit dell?occupazione e per farlo necessario agire anche sulla leva degli investimenti. Il Jobs Act non ha funzionato e le politiche dei bonus, come quello per i giovani proposto dal Governo, non rappresentano interventi strutturali in grado di far svoltare l?economia. Due proposte per far ripartire il Paese noi le abbiamo presentate da tempo: il Piano del lavoro e la Carta dei diritti universali del lavoro.Cos Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana) su La Nazione del 1ø settembre 2017Lavoro: Toscana, 60mila assunzioni previste in 3o trim. 2017Fra agosto ed ottobre 2017 si prevedono 59.380 opportunit di lavoro nelle imprese toscane, di cui l’84% con contratto da lavoratore dipendente, il residuo 16% come indipendente (8% lavoratori somministrati, 6% collaboratori, 2% altro). Secondo i dati Excelsior di Unioncamere, il settore industria e public utilities dovrebbe assorbire il 30% delle nuove entrate: seguono servizi alle imprese (20%), turismo (ricettivit e ristorazione 16%), servizi alla persona (14%) e commercio (12%). La sola provincia di Firenze rappresenta un ammontare complessivo pari a 19.630 unit , con prevalenza della richiesta di figure afferenti ai servizi di alloggio e ristorazione (17,2%). Le imprese toscane hanno dichiarato difficolt di reperimento nel 26% dei casi, quattro punti percentuali al di sopra della media nazionale. Il presidente di Unioncamere Toscana Andrea Sereni ha aspettative positive sul fronte dell’occupazione giovanile, soprattutto se si concretizzeranno, a breve, le misure che il Governo va definendo in termini di bonus giovani e relativi stanziamenti. (ANSA).