Amianto: basta con i rinvii. Il Governo ci convochi. Riprendere la mobilitazione coinvolgendo Prefetture e Parlamentari

ÒSullÕannosa e spinosa vertenza inerente il mancato riconoscimento dei benefici pensionistici per i lavoratori del settore rotabile ferroviario esposti allÕamianto, il Governo a tuttÕoggi non ha comunicato una data dÕincontro nonostante i continui solleciti.Complice la pandemia in atto, anzichŽ riannodare un confronto bruscamente interrotto nel mese di gennaio, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non ha risposto nemmeno allÕultima richiesta del 20 aprile inviata da FIM FIOM e UILM nazionali e dai numerosi territori coinvolti.CÕera voluta una mobilitazione straordinaria nel dicembre dello scorso anno – con un nutrito Presidio dei lavoratori coinvolti che manifestarono nelle adiacenze del Ministero di via Veneto a Roma – affinchŽ si riprendesse lÕesame dei mancati benefici previsti da una legge dello Stato, risalente allÕoramai lontano 2016, che a seguito di rimpalli inauditi tra INPS, INAIL e MEF a tuttÕoggi non vede riconoscere quanto legittimamente previsto.A quel Presidio  seguito una prima (e purtroppo unica) convocazione delle Parti in causa nel mese di gennaio; poi spostamenti, rinvii e annullamenti a data da destinarsi, come quello previsto per il 16 marzo mai pi riconvocato.Pur nelle condizioni dettate dalla situazione in essere, esattamente come avviene in migliaia di Tavoli cui siamo presenti a livello nazionale e territoriale, abbiamo sollecitato al Ministero la riattivazione del confronto in modalitˆ ristrette e telematiche, senza ottenere risposta alcuna.Orbene, mentre ci si prepara lentamente alla ripartenza con lÕavvio della cosiddetta fase 2, appare veramente incomprensibile lÕatteggiamento del Ministero nei confronti dei lavoratori del settore rotabile ferroviario e delle loro rappresentanze sindacaliPertanto, pur nelle condizioni date che ancora non consentono assembramenti,  indispensabile alzare la voce ed il tono di una vertenza che rischia di essere colpevolmente dimenticata.ÓLo hanno dichiarato oggi, in una nota congiunta, Ferdinando Uliano e Alessandra Damiani, Pietro Locatelli e Andrea Farinazzo, di Fim, Fiom e Uilm.Ê

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