In data odierna la nostra delegazione regionale composta dalla segretaria funzioni centrali FP CGIL Giovanna LO ZOPONE e dal coordinatore regionale polizia penitenziaria Donato NOLE?, hanno partecipato all?audizione convocata dal Presidente III Commissione Consiliare Regione Toscana.Durante il nostro intervento, fatto dal Coordinatore Regionale, abbiamo rappresentato tutta la nostra rabbia e allo stesso tempo delusione per il sistema penitenziario Toscano e di San Gimignano in particolare. Il termometro che misura l?attenzione che il Dipartimento dell?Amministrazione Penitenziaria ha nei confronti della Toscana la mancata assegnazione del Dirigente Generale, da mesi il dott. Antonio FULLONE stato trasferito in Campania e, nonostante la drammatica situazione che vivono gli Istituti penitenziari Toscani ed Umbri, ad oggi il posto rimane vacante.Anni e anni di denunce, rimaste inascoltate, fino a quando non scoppiato il bubbone mediatico. Sono anni che denunciamo il disagio dei lavoratori penitenziari e del ?Lanza? in particolare, abbandonati dall?Amministrazione Centrale e Regionale, non ci vuole uno scienziato per capire che una struttura senza Dirigenza e senza Comando espone il personale a rischi e disorientamento. La mancanza di riferimenti guida, sommati a tutte le altre problematiche strutturali mai risolte, come ad esempio l?allacciamento all?acquedotto pubblico, lasciano il solo personale di polizia penitenziaria, senza Comandante, a fronteggiare una popolazione detenuta sempre pi esasperata ed agguerrita. Pur rispettando il lavoro della magistratura, alla quale chiediamo solo di far luce nel pi breve tempo possibile sui fatti denunciati, riteniamo che i veri responsabili del disagio che si registra al carcere di San Gimignano debbano essere cercarti altrove e sicuramente non tra chi, quotidianamente con notevoli sacrifici, ha garantito comunque la funzionalit di una macchina complessa quale un carcere, senza poter contare su una Direzione ed un Comando stabile che delineassero le linee guida di gestione. Oggi la dott.ssa CASELLA, che rappresentava il Provveditorato, ha confermato che la Casa di Reclusione di San Gimignano a breve ospiter solo detenuti di Alta Sicurezza, che stato assegnato definitivamente il Comandante, mentre la Direzione risulta essere ancora temporanea. E, pur condividendo l?iniziativa di rendere il carcere di San Gimignano esclusivamente per detenuti di ?Alta Sicurezza?, non potevamo non rappresentare che gi oggi l?organico del reparto di polizia penitenziaria registra una carenza di circa 40 unit e, il cambiamento di circuito non si pu fare a costo zero, non si pu non prevedere una rivisitazione dell?organico. Come si pu pensare di gestire detenuti di elevata pericolosit sociale con lo stesso organico, senza aver neanche dapprima integrato la gi rilevante carenza?Abbiamo chiesto al Presidente della commissione che si facesse portavoce verso le istituzioni affinch si attivino seriamente per trovare un rimedio allo stillicidio delle aggressioni. Fenomeno questo, divenuto non pi tollerabile e che non pu trovare soluzione nel trasferimento del detenuto che si reso protagonista. Trasferire il detenuto aggressore non risolve il problema, ma sposta il problema da un?altra parte. Infatti se si analizzasse con attenzione il dato delle aggressioni, emergerebbe che spesso gli autori sono sempre gli stessi. Da ultimo e non per ultimo e, visto che di competenza Regionale, abbiamo chiesto che la Regione si faccia finalmente carico del problema piantonamenti di Firenze. E? inammissibile che i detenuti di Firenze debbano essere piantonati in corsia, esponendo ad elevato rischio oltre al personale di scorta anche e soprattutto gli altri degenti, il personale sanitario e la popolazione civile.Firmato: Fp Cgil Toscana
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