Il 2013 va chiuso con un ?grazie?. Grazie a tutti voi, cari compagni e care compagne, per l’impegno, la professionalit?, la competenza e la passione che ci avete messo anche quest’anno. In Italia c’? un incendio. L’incendio della crisi economica. Non siamo noi ad averlo appiccato e non siamo nemmeno tra coloro che irresponsabilmente ci hanno soffiato sopra per alimentarlo. Siamo piuttosto quelli che l’hanno contrastato, che ne hanno denunciato i rischi, che hanno cercato di mettere in salvo chi era pi? esposto alle fiamme.L’Italia sta attraversando uno dei momenti pi? difficili della sua Storia, e noi stiamo cercando di non farci trovare impreparati e di essere all’altezza della situazione. La crisi economica ha colpito duro anche in Toscana, molti di noi si sono ritrovati in difficolt?, la ripresa ancora non si vede, i governi continuano a optare per ricette poco efficaci (e per questo abbiamo manifestato anche a Firenze lo scorso 14 dicembre). La nostra forza ? quella delle idee, delle proposte, dell’unit?, delle rivendicazioni, delle mobilitazioni, delle proteste ove necessarie. Su questo solco, che ? stato aperto molto tempo fa, dobbiamo continuare a muoverci, rinnovandoci nella misura delle dirompenti sfide che la modernit? ci pone di fronte.Il 2013 ? stato un anno difficile. Ci lascia ancora morti sul lavoro, cerotti, ferite aperte e cicatrici, che ci ricorderanno che ogni conquista va sudata intensamente. Ma ci lascia anche tante cose incoraggianti: gli accordi, le fabbriche ripartite, il Piano per il lavoro, l’implemento del Fondo regionale per la non autosufficienza, il progetto Giovani S, l’accordo per il Microcredito, tutti aspetti che testimoniano quanto a noi stia a cuore non solo la difesa ma anche la proposta.L’anno che si apre ci vedr? impegnati nel Congresso. Decideranno i nostri iscritti e le nostre iscritte quali azioni siano pi? necessarie per affrontare il tempo nuovo che abbiamo di fronte. Affrontiamo questo appuntamento sereni, uniti, confortati dal nuovo che sta nel Piano del lavoro e dall’antico che sta nei nostri valori e nelle nostre radici, per noi da sempre scolpiti nella Costituzione.Per concludere: tanti auguri a tutti voi e alle vostre famiglie. Auguri a chi il lavoro non ce l’ha o ce l’ha e vuole difenderlo, anche coi denti. Auguri a chi lo ha a rischio, a chi lo cerca e ancora non riesce a trovarlo. Auguri a chi ? in solidariet? o in Cassa integrazione. Auguri a chi ? precario, auguri a chi ? in pensione dopo una vita di sacrifici. Auguri a tutti noi affinch? facciamo sempre meglio il nostro mestiere, senza mai lasciare nessuno da solo, perch? la Cgil ? un baluardo del lavoro e della democrazia italiana. Siatene fieri e fiere.
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