Alimentare: verso centro competenze in tenuta Suvigano Nella due giorni avviato il percorso

Un ‘Centro delle competenze dei prodotti agroalimentari tradizionali’, nascerà nella Tenuta di Suvignano a Monteroni d’Arbia (Siena), confiscata alla mafia. Una due giorni di lavori ha sancito l’avvio del percorso per la costituzione del centro con un meeting dedicato al ‘Valore ecosistemico e multifunzionale dei prodotti tradizionali’. La Toscana, è stato ricordato, conta 461 prodotti agroalimentari tradizionali. La due giorni, spiega una nota, è stata un primo confronto tra il mondo accademico e della ricerca scientifica (Università, Accademia dei Georgofili, Centri di ricerca), la Regione, Anci, le istituzioni, e tutte le realtà coinvolte nella produzione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari toscani. I lavori sono stati introdotti dai sindaci di Murlo (Siena) Gabriele Berni) e Monteroni d’Arbia Davide Ricci, in rappresentanza dei due Comuni su cui insiste la Tenuta di Suvignano: entrambi hanno posto l’accento sul rilancio del patrimonio agricolo rappresentato dall’azienda confiscata alla mafia, e sul “percorso della legalità”, un itinerario naturalistico che dal Medioevo è una “variante invernale” della via Francigena. In tutti gli interventi di amministratori e esperti si è evidenziata la potenzialità del centro che verrà istituito presso la Tenuta. La realtà che verrà allestita a Suvignano costituirà una base di dati e informazioni scientifiche e culturali indispensabili per elaborare strategie volte allo sviluppo e alla valorizzazione economica e culturale del patrimonio delle nostre tradizioni enogastronomiche. Nel corso della due giorni quasi 60 persone hanno aderito e si sono iscritte al WorldCafè che si è tenuto online con quattro tavoli tematici coordinati da Accademici dei Georgofili e da professori degli atenei toscani. (ANSA).

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