Agroalimentare: Remaschi, dare valore e cura al cibo toscano

Tra l’azione costante di promozione e valorizzazione delle nostre produzioni agroalimentari e la responsabilitˆ individuale e sociale di non sprecarle c’ una relazione profonda. Alla cura e alla passione necessarie di chi produce deve corrispondere il rispetto di chi consuma”. Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi intervenendo all’incontro ‘Cibo. Spreco e Rifiuti. Un equilibrio possibile tra consumo e sostenibilitˆ’ all’Accademia dei Georgofili di Firenze. Presente oggi, tra gli altri, Massimo Vincenzini, presidente dell’Accademia dei Georgofili. L’incontro, spiega una nota,organizzato in occasione dell’uscita del libro omonimo del giornalista Fabrizio Diolaiuti,  stata un occasione per parlare di economia circolare e per capire l’importanza ed il valore del cibo anche al fine di evitare inutili sprechi. “Nella sola Toscana – ha detto Remaschi – si stima che lo spreco alimentare ammonti a quasi 400mila tonnellate all’anno. Sono cifre imponenti e inconcepibili, soprattutto se si pensa alla fetta crescente di persone che vivono sotto la soglia di povertˆ. Il primo obiettivo deve essere quindi quello di non perdere questo cibo ma di destinarlo a chi ne ha bisogno: e su questo siamo impegnati con diversi progetti in relazione con il terzo settore”. Per Remaschi, “ ancora pi importante il lavoro che si deve fare a livello preventivo, per sensibilizzare tutti sul valore profondo di ci˜ che nasce dalla terra, sul lavoro che contiene. La nostra recente legge per la valorizzazione dei prodotti della filiera corta nelle mense scolastiche va in questa direzione”.(ANSA).”

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