AGRICOLTURA: TOSCANA, LUCI E OMBRE NEL 2007

Presentato oggi a Firenze il rapporto annuale sull’economia agricola e rurale. Il Pil agricolo supera i 3 miliardi di euro, il 3,3% del totale toscano, e il 5,9 su scala nazionale, originato per il 62% da agricoltura selvicoltura e pesca, e per il 38 dall’industria alimentare. Le aziende agrarie sono 46.000 con 50.000 occupati (piu’ circa 11.000 lavoratori irregolari). Il 2007 propone dati in chiaroscuro, come ha sottolineato il presidente della Regione Claudio Martini: in un anno in cui tutta l’economia ha rallentato, anche il comparto agroalimentare ha avuto i suoi contraccolpi, tanto che il Pil ha avuto una crescita bassa, fermandosi ad un +0,3%. In particolare l’agricoltura ha subito gli effetti dell’aumento dei prezzi agricoli al consumo. Si annotano segni positivi, penso al vivaismo e all’agriturismo (+7% e + 11% rispetto al 2006), ma anche indicatori negativi: l’olivicoltura ha perso in anno il 22% del valore corrente; conseguenza prevalentemente di eventi climatici avversi. Altre spie rosse da tenere sotto osservazione riguardano l’export agroalimentare (-2,6%) e l’occupazione agricola che nel 2007 ha registrato una contrazione. Il settore continua a avere la spinta necessaria a investire su stesso, a coltivare il suo futuro: e un segnale chiaro arriva dai primi dati del Piano di sviluppo rurale, che ha chiuso la prima serie di bandi appena un mese fa. Le domande presentate, in questa primissima fase (il piano si sviluppa fino al 2013 con oltre 800 milioni di euro di interventi) sono state ben 9.000. In particolare sorprende l’elevato numero di giovani che hanno fatto domanda di primo insediamento, 1.500, come l’alto numero di soggetti che hanno presentato progetti di investimento, circa 4.000 imprenditori agricoli. La sfida per la pubblica amministrazione sara’ ora quella di selezionare i beneficiari, dando priorita’ ai giovani e agli investimenti che mirano ad un’elevata sicurezza sul lavoro e ad un miglior impatto ambientale. Tra gli obiettivi indicati da Martini per il rafforzamento del settore c’e’ anche l’adeguata spinta alle politiche di filiera, per sostenere la presenza della nostra offerta sui mercati (con i progetti di filiera corta come strumento integrativo) e il costante sostegno verso un’agricoltura sostenibile (di qui battaglie come quella sugli Ogm). Infine il presidente ha annunciato l’imminente varo del piano agricolo regionale. (AGI)

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