AGRICOLTURA: CIA, SENZA INTERVENTI 100MILA IMPRESE A RISCHIO CHIUSURA

Senza immediati e concreti interventi, che devono essere inseriti nella finanziaria attualmente in discussione alla Camera, il prossimo anno piu’ di 100 mila imprese agricole saranno costrette a cessare l’attivita’. Gia’ quest’anno piu’ di 30 mila aziende hanno chiuso i battenti. Sarebbe un tracollo senza precedenti con un danno economico: oltre 10 miliardi di euro. Il grido di allarme e’ del presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi. Lo ha lanciato oggi a Roma nel corso dei due grandi sit-in (uno davanti alla Camera dei deputati, dove e’ iniziata la discussione sulla manovra economica per il 2010, e di fronte ai ministeri delle Politiche agricole e dell’Economia) ai quali hanno preso parte piu’ di cinquemila agricoltori provenienti dalle varie regioni d’Italia e sono stati promossi nell’ambito della mobilitazione generale che si sta sviluppando con moltissime iniziative in tutto il Paese.Ormai – ha aggiunto Politi – siamo in una situazione di piena emergenza. Le imprese agricole non riescono piu’ a sostenere i pesanti costi produttivi, contributivi e burocratici. Oneri che pesano come macigni sulla gestione aziendale. Oltretutto, c’e’ un continuo e drammatico crollo dei prezzi praticati sui campi. Un mix esplosivo che sta tagliando inesorabilmente i redditi dei produttori che incontrano sempre piu’ difficolta’ e ostacoli. Uno scenario drammatico al quale bisogna porre al piu’ presto gli adeguati ripari. Purtroppo, sino ad ora l’attenzione verso il settore da parte del governo e’ stata scarsissima. In quest’ultimo anno e’ stato fatto poco e nulla. E questo ci ha spinto a promuovere la mobilitazione.Vogliamo al piu’ presto risposte valide. Non ci bastano piu’ le promesse, tante e tutte rimaste tali. ASCA

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