AGENZIE FISCALI: FIRMATO CONTRATTO. AUMENTI PER 82 EURO. NO DELLA CGIL

E’ stato firmato ieri sera l’accordo per il rinnovo del contratto delle agenzie fiscali. Previsti aumenti per 82 euro, di cui 77 per l’incremento tabellare e 5 per l’incremento dell’indennita’ di amministrazione.Secondo il segretario della Fps-Cisl, Giovanni Faverin, e’ un importante risultato perche’ il contratto conferma l’accordo gia’ siglato a Palazzo Chigi e c’e’ il recupero integrale dei soldi tagliati da Tremonti. L’accordo prevede anche il recupero entro giugno 2009 dei tagli ai fondi unici di amministrazione per la produttivita’.C’e’ anche l’impegno a recuperare le risorse dei fondi previsti da leggi speciali sempre per la maggiore produttivita’, utilizzando i risparmi aggiuntivi dovuti a processi di razionalizzazione e riduzione dei costi di funzionamento dell’amministrazione. Il sindacalista sottolinea il finanziamento contrattuale nel biennio di 82 euro e soprattutto l’apertura del ruolo nuovo del sindacato di negoziare risparmi di funzionamento delle amministrazioni per distribuirne una parte al salario dei dipendenti dei settori interessati.L’accordo non e’ stato firmato dalla Cgil. Sembrava impossibile ma sono riusciti a fare ancora peggio dell’ipotesi del CCNL Stato e addirittura peggio di cio’ che aveva proposto la stessa ARAN. E’ stato il commento del segretario nazionale della Fp-Cgil, Alfredo Garzi. A fronte di una retribuzione media di questo comparto, sensibilmente superiore a quella dello Stato, l’incremento reale e’ di soli 5,06 euro in piu’.Rimane – ha aggiunto Garzi – il nostro giudizio negativo sull’impianto dell’accordo. La parte normativa non introduce nessun miglioramento, ne’ per i lavoratori ne’ per gli utenti, utilizzando, invece, formule ambigue sul potere dei dirigenti di attribuzione del salario accessorio. La parte economica non risponde alla difesa del potere d’acquisto delle retribuzioni: l’incremento e’ pari al 3,2% nel biennio, mentre per il solo 2008 l’inflazione e’ al 3,8%. Non c’e’ nessuna certezza sul recupero delle somme tagliate dal decreto Tremonti. Un taglio, questo, che produrra’ danni importanti per il futuro, poiche’ diminuendo il reddito medio, gli incrementi contrattuali futuri saranno piu’ bassi.ASCA

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