Quello di Piombino il primo investimento in Ue e vogliamo che sia un investimento di successo. Lo ha detto Sajjan Jindal, patron del gruppo Jindal agli operai della Aferpi di Piombino (Livorno) che ha incontrato oggi, al teatro Metropolitan della cittadina toscana. Mi stato detto che Piombino ha una grande storia nella produzione di acciaio, che stato il primo impianto a produrre acciaio – ha sottolineato -. Vi garantisco che sar uno dei pi importanti siti di produzione di acciaio in Europa. Vogliamo portare al massimo della capacit – ha aggiunto – gli impianti di laminazione esistenti, e far s che il porto si sviluppi con la sua capacit operativa. E poi vogliamo costruire una nuova acciaieria nel massimo rispetto ambientale. Questo il mio desiderio ed quello che voglio realizzare.Piombino – ha proseguito – una splendida citt con splendida gente, la prima volta che ne visito il centro storico, e vogliamo sviluppare un impianto siderurgico che abbia lo stessa bellezza della citt per vivere in armonia in questo territorio. Il patron di Jsw ha spiegato di aver avuto un grande supporto da parte delle istituzioni, da parte della Regione, della citt , del commissario e dall’attuale governo e quello precedente.(ANSA).Aferpi: Jindal, due fasi per rilancio di Piombino Prima la laminazione, poi elettrico per fare acciaio dopo 2020Partir dalla laminazione il rilancio dell’attivit siderurgica a Piombino (Livorno), con l’obiettivo, in una seconda fase, di tornare a colare acciaio. E’ quanto spiegato nel corso di un incontro tra il magnate indiano dell’acciaio Sajjan Jindal, patron del gruppo Jindal che ha acquisito la Aferpi di Piombino, con gli operai. A illustrare le due fasi stato, per conto dell’azienda l’ex ad di Aferpi, Fausto Azzi. La prima fase, ‘fase uno’, stato sottolineato, sar appunto la ripresa della laminazione che avverr il prima possibile, gi nella seconda met di agosto previsto l’arrivo della prima nave di blumi alla quale seguir la fornitura di billette. La ripartenza della laminazione sar seguita dall’avvio, entro 18 mesi, di studi di fattibilit , e relativi permessi, per la demolizione di alcuni spazi del sito. Le demolizioni, stato detto ancora, permetteranno di liberare le aree necessarie per sviluppare successivi investimenti. La ‘fase due’ del piano prevista dal 2020 con la costruzione di due acciaierie elettriche per tre milioni di tonnellate, ed eventualmente una terza acciaieria elettrica per i cosiddetti ‘prodotti lunghi’. Il gruppo Jsw – stato detto – ha una strategia di sviluppo internazionale e di acciaierie integrate che prevedono la produzione di acciaio in loco. Contiamo anche in questo di caso consentire a Piombino di avere la sua produzione di acciaio.(ANSA).Aferpi: sindacati, tornare a fare acciaio quanto prima Chiesto a Jindal di attivare presto gli interventi necessariSe gli investimenti e gli impegni che il gruppo Jindal ha preso per lo stabilimento di Piombino saranno mantenuti, siamo certi che si potr tornare a produrre acciaio a Piombino, anche per questo siamo a chiedere di anticipare al massimo gli investimenti previsti per ritornare a produrre acciaio a Piombino, unico modo per garantire la completa occupazione ed il solo modo per rendere davvero competitivo lo stabilimento. E’ quanto chiesto da Fiom, Fim e Uilm in una nota unitaria letta in occasione dell’incontro a Piombino (Livorno) tra il patron del gruppo Jindal Sajjan Jindal, che ha acquisito Aferpi, con le maestranze. Oggi lo stabilimento che il gruppo Jindal ha appena acquisito uno stabilimento fermo – hanno sottolineato i sindacati – per tutta una serie di cause. Fim, Fiom e Uilm miravano alla riaccensione dell’altoforno, quale garanzia di tornare a colare acciaio, da sempre la nostra vocazione. Tuttavia, come giusto che sia, dietro ad un imprenditore c’ sempre un idea. Idea che abbiamo immediatamente fatta nostra. I sindacati hanno chiesto a Jindal di realizzare quanto prima gli interventi necessari per fare ripartire da subito ed in maniera continuativa i tre treni di laminazione per poter riacquisire fette di mercato, a partire dalla commessa di un cliente determinante come le Ferrovie dello Stato italiano.(ANSA).Aferpi: Rossi, Jindal partito col piede giusto Presidente Toscana ringrazia Calenda e ministro Di MaioJindal partito nel modo giusto, ha voluto incontrare i lavoratori e la cittadinanza. Continui su questa strada e dalla Regione Toscana avr il massimo della collaborazione possibile. Lo ha detto il presidente della Toscana Enrico Rossi in occasione dell’incontro a Piombino (Livorno) tra il magnate indiano Sajjan Jindal, che ha acquisito la acciaieria Aferpi, e gli operai. Un risultato che premia, ha anche detto Rossi, il grande impegno dei lavoratori, e la loro lotta e la loro fermezza. Come Regione ci siamo impegnati fino in fondo, con tutte nostre forze. La Regione monitorer lo stato di avanzamento. Saremo puntuali e attenti. Spero che oltre l’obiettivo di tornare a colare acciaio ci sia anche uno sviluppo del porto. Inoltre ringrazio l’ex ministro Calenda che molto si dato da fare e anche il neo ministro del Lavoro Di Maio che ha stipulato con noi e Jindal l’accordo di programma – ha anche aggiunto Rossi -. Ci sono le premesse, e avr la coscienza a posto con me stesso il giorno in cui legger che a Piombino si tornati a colare acciaio come avevo promesso nel 2012. Abbiamo avuto problemi e interruzioni non banali, ma mi sembra che ora siamo vicini a questo obiettivo.(ANSA).
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