Aferpi: Camusso, serve un ruolo pi— attivo del Mise Ma un po’ investimento c’Š stato, non Š solo deserto

Penso che si debba insistere, rivendicare un ruolo pi— attivo del ministero dello Sviluppo Economico, perch‚ anche la fase due del piano iniziale prenda concretamente forma e si trasformi in investimenti. Lo ha detto Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, a proposito delle difficolt… nel processo di reindustrializzazione da parte di Aferpi della ex Lucchini di Piombino. Ci sono dei ritardi – ha affermato, a margine di un convegno su Industria 4.0 a Firenze – ma un po’ di investimenti ci sono stati, non si pu• vedere solo il deserto. Il tema che proponiamo Š quello del piano industriale e del passaggio alle nuove tecnologie, in particolare all’acquisizione dei forni e quindi al completamento del ciclo produttivo.(ANSA).Aferpi: Rossi, Regione ha fatto la sua parte ‘Governo imponga rispetto degli accordi’Rebrab si Š impegnato a presentare il piano industriale entro marzo. Come Regione intanto noi abbiamo fatto tutto quanto ci competeva e di pi—. Il presidente della Toscana Enrico Rossi torna a parlare di Aferpi e delle acciaierie ex Lucchini di Piombino, dopo l’incontro che c’Š stato ieri a Roma con il ministro allo sviluppo economico Calenda. E’ troppo tempo che attendiamo – incalza Rossi – Rebrab faccia davvero adesso la sua parte. Ma anche il Governo – aggiunge – si faccia garante dell’accordo di programma firmato con l’allora presidenza del Consiglio e metta alle strette l’imprenditore algerino sulla base di un cronoprogramma serrato, affinch‚ risponda dopo i troppi mesi di silenzio. Altrimenti – conclude Rossi – si trovino altre soluzioni. Noi non siamo parenti di nessuno e quel che ci interessa Š solo una prospettiva di ripresa dell’attivit… produttiva e dell’occupazione. Il presidente della Toscana ricorda il ruolo svolto fino ad ora dalla Regione. A noi non pu• essere rimproverato nulla. Abbiamo concesso tutte le licenze e i permessi necessari – dice -. Abbiamo messo a disposizione anche i nostri finanziamenti, per quanto possibile: c’Š la possibilit… di ottenerli dai fondi europei ed anche da altri fondi che possono garantire per il capitale circolante. Quel che chiediamo – conclude – Š la riapertura del forno elettrico e quindi la ripresa della produzione dell’acciaio, assieme alle altre iniziative promesse e capaci di garantire l’occupazione per oltre duemila lavoratori. Il ministro ieri ha fissato per l’imprenditore algerino una dead line a fine giugno. Ci aspettiamo adesso che l’imprenditore faccia davvero tutto quello che deve fare affinch‚ l’azienda non deperisca ancora e lavoratori e territorio abbiamo prospettive. Altrimenti, appunto, che si individuino pure altre soluzioni. La produzione dell’acciaio – annota sempre Rossi – non Š una produzione priva di un interesse nazionale, come Š ovvio. Lo Stato interviene con decisione anche sull’Ilva. Che si faccia, dunque, altrettanto a Piombino.(ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio