Acciaio: sindacati,è poco un solo lotto Rfi su 5 a Jsw Steel Presidio per Piombino sotto il Mise il 7 luglio

Una giornata di mobilitazione, il 7 luglio, con presidio davanti al ministero dello Sviluppo economico a Roma, per chiedere la convocazione di un tavolo per discutere delle prospettive del polo siderurgico di Piombino (Livorno). E’ quanto annunciano le segreterie nazionali e quelle provinciali di Fim, Fiom e Uilm. La decisione, spiega una nota, è stata presa nella riunione odierna di coordinamento delle rsu Jsw Steel- Logistic-Gsi e Liberty Steel con i sindacati. “Il management italiano di Jindal – scrivono Fim, Fiom e Uilm – continua ad annunciare interlocuzioni con il Mise su un fantomatico progetto che ancora non trova conferma ufficiale in nessuna sede istituzionale. Ad oggi nessun avanzamento è stato prodotto che lasci intravedere un futuro per Piombino e pertanto valutiamo negativamente l’assegnazione da parte di Rfi di un solo lotto su cinque dell’ultimo bando di gara a Piombino che comporterà ancora giorni di non lavoro e cassa integrazione per tutti i lavoratori di Jsw”. “All’incertezza sul futuro dei 2000 lavoratori del gruppo Jindal”, spiega ancora la nota congiunta “si aggiunge quella dei 500 di Liberty Steel e del suo indotto che fra qualche giorno si fermerà completamente senza una previsione di ripresa produttiva”. Per i sindacati, dunque, “la drammaticità del polo industriale di Piombino richiede in tempi strettissimi una convocazione ministeriale, fra l’altro già richiesta e sollecitata dalle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm sia per l’ex Magona che per l’ex Lucchini, per individuare tutte le soluzioni necessarie per salvaguardare l’industria e l’occupazione da cui dipende un intero territorio”. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio