Accessorize London chiude in Italia: a rischio 72 dipendenti, per la maggior parte donne

 La crisi economica legata alla pandemia si abbatte sul lavoro femminile.
Si apre lo spettro dei licenziamenti per 72 dipendenti, prevalentemente donne, di Accessorize London*, marchio inglese di bigiotteria e accessori low cost, gestito dalla società Melite Italia Srl con sede a Milano. La direzione societaria, dopo aver chiuso 12 dei 25 negozi in Italia, ha presentato al Tribunale di Milano un piano di Concordato Preventivo in bianco, concesso a Marzo, che prevede la chiusura di tutti i negozi e il licenziamento di 72 addetti attualmente in cassa integrazione. È il colpo di grazia per le lavoratrici e i lavoratori, e per tutto il settore, già provato dall’andamento dell’ultimo anno. Il marchio continuerà a sopravvivere soprattutto con l’e-commerce e l’attività di piccoli sub-franchising.
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno stigmatizzato la mancata informazione sulla richiesta di concordato preventivo e la poca chiarezza sulle reali intenzioni del brand inglese, in crisi anche nei tre anni precedenti la pandemia, soprattutto in questi mesi in cui sono state condivise intese per l’accesso agli ammortizzatori sociali Covid.
Le tre organizzazioni sindacali, che sollecitano la revoca dei licenziamenti, hanno trasmesso una lettera formale alla direzione societaria di Accessorize London per richiedere informazioni di dettaglio e tentare in extremis di percorrere la strada del risanamento della situazione economica e finanziaria, anche con l’attivazione di un tavolo al Mise, e ridurre l’impatto occupazionale delle chiusure annunciate.
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* 2 punti vendita a Firenze, uno ai Gigli e uno a Siena

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