ABBIAMO BISOGNO DELLE BANCHE E CHE SIANO PIU VIRTUOSE

La ripresa della Toscana che, secondo Confindustria e Unioncamere sar? pi? lenta di altrove (partir? dal 2018).˜ E, nell?im?mediato, tre mesi di fuoco per le imprese toscane e il loro rapporto con le banche e il credito.Alessio Gramolati, sembra quasi non esserci speranza. Marted lei ha addirit?tura radunato tutti i vertici della Cgil al convento dei francescani di San Salvato?re a Firenze davanti al vescovo di Prato Simoni…Non ? una novit? il rapporto tra sin?dacato a Chiesa. E Prato ? il simbolo di quello che sta accadendo. Torna centrale una questione, nel pensiero laico quanto nella ricerca che sta nell?ultima enciclica: il ruolo della solidariet? e il suo valore. Monsignor Simoni poneva con forza un passo dell?ultima enciclica relativa al prin?cipio di gratuit?. Quello che deve essere garantito alle persone, in termini di dirit?ti e di protezioni, senza che queste passi?no dal mercato. Disuguaglianze e locali?smi, la crisi dei partiti nazionali e la chiu?sura delle persone sono alla base della cri?si che ? enorme, ma ? presto per stabilire la durata degli effetti?.Si riferisce ai dati diffusi da Confin?dustria e Unioncamere? Non solo. Nelle conunit? locali c?? una preoccupazione che non leggiamo nel dibattito nazionale. Lavoro e crisi so?no stati derubricati. La denuncia e le pre?visioni di Confindustria sono sostanzial?mente in linea con il quadro di preoccu?pazione che pi? volte anche noi abbiamo indicato. Il tempo di uscita ? lontano e non pu? essere fronteggiato con una stru?mentazione che era stata immaginata per crisi sostanzialmente brevi. Penso, ad esempio, agli ammortizzatori sociali. Una situazione che ha bisogno di una iniziati?va riformatrice. A settembre, 20 mila per?sone sono uscite dagli ammortizzatori so?ciali; saranno a reddito zero. Bisogna af?frontare l?emergenza, ma ? evidente che da troppo tempo si ? smarrita la via alta dello sviluppo e della sua qualit?. C?? sta?ta una forte attivit? delle rendita e una bassa propensione al rischio di impresa. E poi manca un quadro nazionale di riferi?mento ? .Non crede che le responsabilit? sia?no da ricercare anche in casa nostra? Che in questa regione si discuta un po? troppo di grandi e piccole cose, che a volte l?opposizione alle politi?che del governo sia incondiziona?ta e che tutto questo comporti rin?vii su grandi nodi, come quello in?frastrutturale ad esempio? Sono pi? interessato alle respon?sabilit? che ciascuno deve assumersi per il futuro. C?? l?obbligo di un cambio di passo e di modello. Un cambio di pas?so nelle relazioni interistituzionali. La To?scana ha le sue endemiche responsabilit? e deve muoversi secondo una idea di pae?se. Ma se si nega la crisi, si nega l?obbligo di discutere su come superarla. Anche in questo sta il senso della manifestazione del 19?.˜[N.d.R.: la mnifestazione in segno di lutto e solidariet?˜per le vittime di Kabul ? stata rinviata al 3 ottobre]˜Intanto ci sono persone che aspetta?no da mesi la cassa integrazione in de?roga. Che fare? Voglio lanciare un appello al credito. Serve un?azione straordinaria per accele?rare il pagamento degli ammortizzatori sociali. Sono cresciute anche le sofferen?ze bancarie. In Toscana nei prossimi tre mesi avremo una concentrazione piutto?sto cospicua di insolvenze. Si potrebbe determinare, anche per i vincoli di Basi?lea 2, la chiusura a riccio delle banche del?la nostra regione. Sono pronte a fare alcu?ne scelte per evitare la stretta? A rinuncia?re a una parte dei dividendi per ricapita?lizzare? Gli utili che hanno registrato nei primi 6 mesi di quest?anno sono stati pro?dotti mediamente con un intervento sui costi del personale o con l?aumento delle commissioni. Ha pagato la parte pi? de?bole del sistema. ? ora di rinunciare a un po? di dividendo. Ci sono banche virtuo?se, sposiamo il loro comportamento per?ch? c?? un interesse generale?.Come vi confronterete con loro? La Regione ha aperto un tavolo, uno dei temi che poniamo ? esattamente que?sto. Ma ha fatto un altro passo importan?te. Il fondo di attrattivit? (i 500 milioni annunciati da Martini per la fase di start up delle imprese, ndr ) esce dalle dichiara?zioni di principio. Mentre il governo in?terviene sulla crisi con un saldo a zero. Dobbiamo raccogliere ora tutte le nostre competenze non c?? pi? tempo da perde?re. Bisogna tornare al concetto di solida?riet? e un esempio lo d? la sanit? tosca?na, con la riforma delle liste di attesa?.Alessio Gaggioli

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