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Home›News Toscana Lavoro›news›Abbandono scolastico, in Sardegna e Sicilia supera il 20% Italia Š tra i Paesi Ue in cui il problema Š pi&ugrav

Abbandono scolastico, in Sardegna e Sicilia supera il 20% Italia Š tra i Paesi Ue in cui il problema Š pi&ugrav

By webprato
Ottobre 27, 2018
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All’interno dell’Unione europea, l’Italia rientra tra i paesi dove il problema dell’abbandono scolastico Š pi— consistente: il nostro Paese nel 2017 Š infatti il quarto con pi— abbandoni (14%), dopo Malta (18,6%) Spagna (18,3%) e Romania (18,1%). I dati arrivano dalla Fondazione Openopolis che spiega che la scelta metodologica adottata a livello europeo Š stata quella di utilizzare come indicatore indiretto la percentuale di giovani tra 18 e 24 anni che hanno solo la licenza media. Dal 2008 ad oggi, il dato italiano, come quello dei maggiori partner europei, Š migliorato. In quell’anno i giovani tra 18 e 24 anni che avevano al massimo la licenza media e non erano inseriti in nessun percorso di formazione erano quasi il 20% del totale. Da allora questo valore Š migliorato costantemente, per poi assestarsi attorno al 14% negli ultimi due anni. Da un lato quindi l’Italia ha superato il target nazionale, dall’altro, resta ancora abbastanza lontana la soglia del 10%. ? stata invece superata dalla Francia (8,9%), e pressoch‚ raggiunta da Germania (10,1%), Regno Unito (10,6%) e Unione europea nel suo complesso. Ma sul risultato nazionale pesano delle profonde differenze territoriali. Alcune aree del paese hanno raggiunto (o quasi) l’obiettivo europeo: nord-est (10,3% nel 2017), nord-ovest (11,9%), centro (10,7%). Nell’Italia meridionale invece gli abbandoni sono ancora al 18,5%. In particolare, in Sardegna e Sicilia, la quota di giovani che abbandonano prematuramente gli studi supera il 20%. Poco sotto il 20% anche Campania (19,1%) e Puglia (18,6%). Le regioni con meno abbandoni sono Abruzzo (7,4%), Umbria (9,3%) ed Emilia Romagna (9,9%). Poco sopra l’obiettivo europeo anche Marche (10,1%) e Friuli Venezia Giulia (10,3%). Dal 2013, anno in cui il governo eman• il decreto contro la dispersione, i miglioramenti maggiori si sono registrati in Valle d’Aosta (-5,7 punti percentuali), Toscana (-5,3), Emilia Romagna (-5,2), Sicilia (-4,5) e Piemonte (-4,4).

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