A proposito di CIG

Nei giorni scorsi il Ministro del Lavoro Giovannini e quello dell?Economia Saccomanni rendevano pubblico lo stanziamento, da parte del Governo, di 400 milioni per la Cassa Integrazione Guadagni. La Cgil, con una sua nota nazionale ha espresso giudizio positivo per questa decisione, ma ha contemporaneamente richiamato il Governo alle proprie responsabilit? circa la copertura della Cassa in deroga per il 2013, per cui occorre stanziare, secondo le regioni, circa un miliardo. La questione non ? di poco conto, n? affatto astratta, nemmeno per la nostra citt?, in cui la cassa in deroga ? stata, fino ad oggi, ampiamente utilizzata, e che diviene in questo momento uno strumento difficile da usare dal momento che i lavoratori ricevono il corrispettivo, che dovrebbe sostituire lo stipendio, con ritardi di otto/dieci mesi. E? bene dire che, anche la Cgil, ritiene una riforma di questo strumento indispensabile. Anche negli undici assi delle tesi congressuali si parla infatti di finanziare la Cassa estendendo il contributo per essa a tutte le aziende che oggi non ne sono soggette. Tuttavia la cosa va portata avanti presto e con una discussione fra Governo e Parti Sociali che preveda una riforma pi? complessiva degli strumenti di sostegno al reddito. Dentro una crisi che vede aumentare enormemente i disoccupati, ed i fenomeni di scoraggiamento fra i giovani e le donne, ? essenziale stabilire regole certe, eque e rivolte a tutti. In modo che a tutti sia data comunque una risposta (anche se non a tutti potr? toccare la stessa). Detto questo, per? pagare la Cig ai lavoratori che l?hanno legittimamente richiesta, in base alle Leggi oggi vigenti, ? essenziale. Se ? stato fondamentale porre la questione dei pagamenti arretrati per le forniture della Pubblica amministrazione, anche come strumento per rilanciare le aziende, dare ai lavoratori quei soldi (certo non molti) che comunque la Cig garantisce al posto dello stipendio ? una questione fondamentale di giustizia sociale e di esigibilit? dei diritti. Se un governo, un Paese non sono in grado di fare questo, non si capisce qual ? il loro ruolo, cosa ci stanno, letteralmente, a fare. ********************** Il 24 gennaio di trentacinque anni fa, a Genova, veniva assassinato Guido Rossa, operaio Italsider e sindacalista Cgil. La sua figura ? rimasta ormai storica nella lotta contro il terrorismo, che allora imperversava, anche dentro le fabbriche. Il suo sacrificio divenne uno spartiacque, che mut? decisamente il carattere e l?intensit? di quella lotta. Nessuna connivenza, dopo Guido Rossa, fu pi? possibile. Alla sua figura di uomo, di lavatore, di sindacalista la Cgil di Prato rende oggi omaggio. Francesco Toccafondi 27 gennaio 2014

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