La mafia cambiata, ma non per questo meno pericolosa e tra le prime attivit ha il riciclaggio. Lo ha detto l’ex magistrato Gian Carlo Caselli, partecipando a Pistoia al convegno ‘Il bello della legalit 2.0: reati ambientali e agroalimentari’. I mafiosi – ha detto Caselli – sono ricchi, a forza di attivit criminali quotidiane come traffico di droga, di armi, di rifiuti tossici, gioco d’azzardo, usura, estorsione, prostituzione, appalti truccati e via seguitando, il loro portafoglio purtroppo si riempie sempre di pi. Ma sono soldi sporchi e, in quanto sporchi, non se li possono godere prima di averli ripuliti. Questa ripulitura il riciclaggio. E dove vanno i mafiosi a fare riciclaggio? Sicuramente – ha proseguito Caselli – dove c’ ancora, nonostante la crisi economica, abbastanza circolazione di denaro, perch l il denaro sporco si pu mescolare con quello pulito e l’operazione del riciclaggio pu andare a buon fine. Ecco la mafia al Centro, ecco la mafia nel Nord-est, ecco la mafia nel Nord-ovest del nostro Paese, ecco le mafie che si proiettano ben oltre i confini geografici di loro origine, di loro tradizionale presenza.(ANSA).Mafie: Caselli, Papa ha ragione, reati ambiente sono peccatoSui reati ambientali sono d’accordo con il Papa, che propone il peccato ecologico come azione o missione contro Dio, contro il prossimo, contro la comunit e contro la Chiesa. Lo ha detto Gian Carlo Caselli, partecipando a Pistoia al convegno ‘Il bello della legalit 2.0: reati ambientali e agroalimentari’. Sono un peccato contro le future generazioni – ha detto ancora Caselli -, che si manifesta negli atti di inquinamento e distruzione dell’armonia dell’ambiente e nella rottura della rete di solidariet delle creature. Nello stesso intervento Caselli ha anche spiegato che i mafiosi riciclano il denaro sporco che significa investire in attivit economiche e commerciali apparentemente oneste, rispetto all’imprenditore pulito, godono di un mucchio di vantaggi. Uno di questi vantaggi – ha aggiunto Caselli – il denaro a costo zero, perch non hanno bisogno di andare in banca a farsi prestare i soldi. Il secondo vantaggio che quando intraprendono una certa attivit economica non hanno bisogno di guadagnare subito altri soldi, ne hanno gi fatti. Mentre l’imprenditore onesto deve guadagnare subito, perch altrimenti fallisce. Loro, i mafiosi, possono stare l ad aspettare che le cose vadano in senso favorevole, ma nel frattempo ecco che emarginano l’imprenditoria onesta e addirittura riescono ad espellerla dal mercato. Senza contare che non hanno regole da rispettare, i diritti sindacali, per esempio, se li mettono sotto le scarpe e se hanno dei problemi, come fornitura di merci, lavori, manodopera eccetera, hanno le scorciatoie, che si chiamano corruzione e violenza, per risolvere questi problemi.(ANSA).
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