Solo un’impresa su cinque delle intervistate ha attivato collaborazioni con centri di ricerca secondo un’indagine delle universit di Firenze, Pisa e Siena dedicata all’impatto delle tecnologie ‘industria 4.0’ sulla filiere produttive del settore concia-pelle-cuoio calzature. Il livello medio delle aziende intervistate, si spiega, si colloca tra principiante e intermedia mentre sono i settori della pelletteria e della meccanica a presentare i valori medi pi elevati. Secondo la Regione Toscana, si tratta di una linea di tendenza da considerarsi positiva, tenuto conto anche delle particolarit di alcune componenti della filiera, in cui la componente della lavorazione manuale e artigianale predominante rispetto a quella meccanica. L’indagine registra situazioni che spingono le singole aziende a muoversi verso l’automazione industriale integrando alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttivit e la qualit produttiva degli impianti. Infine, l’indagine evidenzia che l’uso dei dati a supporto delle decisioni manageriali appare pi diffuso a livello strategico: oltre il 40% delle imprese afferma di prendere decisioni sulla base di analisi quantitativa di dati registrati internamente, mentre quasi il 34% si affida alla valutazione di dati non registrati e il 17.5% a una valutazione del contesto non basata su dati. Secondo l’assessore regionale alle attivit produttive, Stefano Ciuffo, il settore una delle locomotive dell’economia toscana che per molti aspetti stato precursore di modelli e soluzioni che ne ha fatto un distretto capace di competere a livello internazionale, riuscendo a dotarsi di centri di ricerca e strutture per migliorarsi sempre di pi senza aspettare che le novit li cogliessero impreparati anche se la ricerca presentata oggi ci fotografa un tessuto produttivo non ancora proiettato alle opportunit che le innovazioni tecnologiche stanno portando nell’industria.(ANSA).
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