8 miliardi per lo sviluppo e 110mila posti di lavoro, Patto tra Regione e parti sociali. La Cgil: Risultato importante

Otto miliardi per lo sviluppo, patto Regione-parti sociali della Toscana: Tenere il motore su di giri anche in fine legislaturaSono oltre 8 i miliardi di investimenti pronti per essere impiegati in Toscana. Tre di questi derivano dal bilancio regionale, da quello della sanit… e dallo stanziamento del Fondo sociale europeo che fa parte a tutti gli effetti del bilancio regionale.Il Patto per lo sviluppo che abbiamo firmatoÿ e firmeremo insieme a 19 soggetti rappresentativi delle categorie produttive, dei sindacati e delle parti sociali della Toscana ? spiega il presidente della Regione, Enrico Rossi ? avr… un ruolo decisivo in questo scorcio di legislatura. Non vogliamo arrivare alla fine del nostro mandato in folle, ma con le marce alte ingranate e il motore a pieni giri. Pensiamo che rilanciare gli investimenti sia una priorit… e siamo contenti che questo preciso programma di impegni sia condiviso da tanti soggetti. Credo che una simile sintonia di intenti poteva registrarsi soltanto in Toscana.Le organizzazioni che hanno contribuito all’elaborazione del Patto e che hanno sottoscritto oggi o firmeranno la prossima settimana il documento sono: Unioncamere Toscana, Confesercenti Toscana, Confcommercio Toscana, Cna Toscana, Confartigianato Toscana, Casartigiani Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Conservizi Cispel Toscana, Confapi Toscana Pmi, Confindustria Toscana, Cgil Toscana, Cisl Toscana, Uil Toscana, Legacoop Toscana, Confcooperative Toscana, Associazione Generale Cooperative Italiane Toscana, Coldiretti Toscana, Confagricoltura Toscana e Cia Toscana.Secondo le stime dell’Irpet il Patto per lo sviluppo contribuir… a creare 110.000 nuovi posti di lavoro in cinque anni, ad una media di 20.000 occupati in pi— all’anno.La crescita dell’occupazione ? aggiunge il presidente Rossi ? Š decisiva per tenere la Toscana al passo con l’Europa, cos come realizzare le infrastrutture Š fondamentale per tenerla connessa al resto dell’Italia e al mondo. E’ per questo che auspico di riuscire a trovare con il Governo un’intesa in grado di accelerare questi investimenti e queste realizzazioni. Non vogliamo polemizzare con nessuno, ma Š l’ora di passare dall’enunciazione all’attuazione.Il presidente ha annunciato per settembre due iniziative: una grande mobilitazione per sollecitare la realizzazione delle infrastrutture che servono alla Toscana e una specifica dedicata alla costa e al suo sviluppo.Abbiamo attivato ? ha detto infine ? alcuni tavoli dedicati alla discussione e all’approfondfimento su queste tematiche, alla sanit…, alle disuguaglianze territoriali e sociali, all’immigrazione e alla demografia e all’agricoltura. E la Giunta regionale attraverso i suoi assessori effettuer… un monitoraggio mensile sui sette punti che compongono il Patto per lo sviluppo.Alla firma erano presenti anche gli assessori regionali Monica Barni, Cristina Grieco, Stefano Ciuoffo, Marco Remaschi e Vincenzo Ceccarelli.SCARICA IL TESTO DELL’INTESASCARICA LE PROPOSTE ATTUATIVEIL GIUDIZIO DI CGIL, CISL E UIL REGIONALI?Veniamo da anni di flessibilit… e destrutturazione del lavoro. La crisi economica ha ridotto investimenti, occupazione, manutenzione del territorio. La Toscana ha retto ma l?impoverimento cresce e l?economia ristagna. Di fronte a questo, qui non vogliamo stare a guardare – commenta la segretaria generale di Cgil Toscana Dalida Angelini -: oggi la firma di questa Intesa Š un passo avanti per la Toscana, in cui le parti sociali e istituzionali, insieme, indicano la strada per mettere in campo politiche orientate allo sviluppo attraverso il lavoro di qualit…, il rilancio delle infrastrutture materiali e sociali, l?ambiente, la formazione, l?innovazione, la digitalizzazione, l?accoglienza e la gestione dell?immigrazione. E? importante poi la valorizzazione del metodo della concertazione: si Š passati dalla disintermediazione alla condivisione di scelte strategiche che saranno monitorate mensilmente tramite appositi tavoli tematici, perch‚ questa Intesa va fatta vivere nei territori e nei prossimi mesi, affinch‚ questo modello toscano sia valorizzato e porti risultati concreti?.?Bisogna sfruttare al meglio quest?ultimo scorcio di legislatura – dice il segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza – per dare una scossa alla Toscana: per questo serve rilanciare gli investimenti pubblici e privati – a partire da quelli non pi— rinviabili nelle infrastrutture- per agganciare la nostra regione al treno dell?Italia che va. Vanno realizzate le opere gi… autorizzate e finanziate per dare forza al nostro sistema produttivo e creare 100 mila posti di lavoro durante i lavori e 30 mila stabili. ?Per mantenere in Toscana distretti produttivi fondamentali (dalla concia alla carta, dal tessile all?orafo) e aziende multinazionali, bisogna consentire alle imprese di chiudere il ciclo produttivo in maniera efficiente e ambientalmente compatibile, dando concretezza all?economia circolare. ?Con la staffetta generazionale puntiamo a favorire l?occupazione dei giovani, mentre decisivo Š l?impegno a migliorare l?efficienza del mercato del lavoro, per superare lo scandaloso mismatch tra disoccupati e aziende che non trovano le professionalit… di cui hanno bisogno.??Sbloccare infrastrutture e grandi opere, aiutare i giovani attraverso percorsi di formazione che li aiutino a trovare lavoro, creare le condizioni per un?occupazione di qualit…. Sono questi i tre pilastri che stanno alla base dell?accordo firmato oggi, che per noi resta importante ma che Š solo un primo passo verso l?obiettivo che ci sta a cuore: lo sviluppo della Toscana ? spiega il segretario generale della UIL Toscana, Annalisa Nocentini – Da troppo tempo la nostre regione Š sostanzialmente bloccata, una paralisi che ha creato diseguaglianza tra i lavoratori e fatto perdere competitivit… alle imprese. Dobbiamo recupero il terreno e dobbiamo farlo in fretta: non possiamo permetterci di perdere il treno dello sviluppo. Il Patto per lo Sviluppo Š un primo, importante, tassello di un percorso lungo e articolato che deve riportare la Toscana sui binari giusti. Puntare sulle infrastrutture, sulla formazione (e quindi sui giovani) che sia utile a chi cerca lavoro ma anche a chi si vuole specializzare, sulla competitivit… delle imprese favorendo gli investimenti sono obiettivi che non possiamo lasciarci sfuggire.I DETTAGLI DEL PATTOSette proposte per lo sviluppo della Toscana – uno sviluppo ecocompatibile che si coniughi con strategie di crescita urbana che non comporti nuovo consumo di suolo – e una nuova intesa con le parti sociali. Il presidente Rossi lancia la sua ricetta.Dopo tre anni l’economia italiana si Š fermata: riemersa dalla recessione degli ultimi sei mesi del 2018, difficilmente la sua crescita si allontaner… dallo zero. Cos stimano gli economisti. Molte sono le incertezze sul 2020 e qualche problema, come effetto traino, si inizia a registrare anche in Toscana, che pure era riuscita in tutto questo tempo a contenere le conseguenze della ?nuova grande crisi’, forte del turismo e delle proprie esportazioni, cresciute dal 2008 del 44 per cento e che valgono oltre l’8 per cento dell’export nazionale. Facendo una sintesi dei principali indicatori macroeconomici dal 2008 e per i successivi dieci anni, la Toscana Š la regione che in Italia ha retto meglio, seconda solo al Trentino Alto Adige (prima di Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Veneto). Ma Š pur vero che a distanza di dieci anni la Toscana registra ancora un monte ore sotto i livelli pre-crisi (nonostante l’aumento degli occupati), ha visto di conseguenza ridursi le retribuzioni medie, il reddito disponibile delle famiglie Š diminuito di 350 euro al mese, sono aumentate le disuguaglianze e sono cresciute famiglie in difficolt… e poveri (143 mila). Cos il presidente della giunta propone un nuovo patto e un nuovo piano da dispiegare nei prossimi cinque anni.Otto miliardi e 110 mila posti di lavoroC’Š l’esigenza anzitutto di rilanciare gli investimenti pubblici (e sostenere quelli privati) per dotare la regione di quelle infrastrutture, attese da tempo e decisive per il suo futuro. Oltre otto miliardi di euro, pi— di 110 mila posti di lavoro (circa 20 mila l’anno), 28 mila destinati a rimanere a regime e una lunga liste di opere: la terza corsia sull’A1 e l’A11 alla Tirrenica e l’alta velocit… fiorentina, il completamento della Grosseto-Fano e la bretella per il collegamento del porto di Piombino, il raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca, i raccordi ferroviari tra il porto e l’interporto di Livorno, la Darsena Europa, il rilancio ? ancora a Piombino ? delle attivit… logistico-portuali, il raddoppio (ancora a proposito di treni) del tratto Empoli-Granaiolo e la sua elettrificazione, il waterfront di Marina di C arrara, gli interventi sul sistema aeroportuale toscano, gli assi viari di Lucca, la Tosco-Romagnola ed altre strade e poi ancora investimenti in sanit…, per la difesa del suolo, sulla sicurezza sul lavoro, sull’edilizia residenziale pubblica. La regia di alcuni interventi Š della Regione, in altri casi Š del Governo e Rossi invita le parti sociali a premere affinch‚ quei lavori siano finalmente completati e realizzati.Giovani e buona occupazioneSenza investimenti non ci potr… essere sviluppo. Ma non basta questo. Va rilanciata l’occupazione e soprattutto la ?buona occupazione’. Per risolvere i problemi dell’Italia e, a cascata, della Toscana, il presidente propone un patto con le imprese che si impegnino ad assumere giovani per una staffetta generazionale. La Regione Š pronta a pagare con proprie risorse i sei mesi di tirocinio e promette incentivi da finanziare attraverso le maggiori risorse avute dal fondo sociale europeo: 50 milioni di euro in tre anni, da impiegare sui contratti di apprendistato ma non solo. La Regione interverr… anche sulla formazione. Lo far… attraverso i centri per l’impiego, che, migliorando la capacit… di intercettare la domanda di lavoro, si attiveranno, rapidamente, anche per la formazione delle figure funzionali alle richieste o carenze esp resse dalle imprese. Nel turismo, pelletteria, meccanica, meccatronica e logistica, tanto per citare alcuni settori, Š gi… un’esigenza sentita e saranno impegnati 10 milioni di euro in tre anni.Pi— industria 4.0Anche le imprese vanno formate, per far crescere anzitutto la loro propensione ad investire in innovazione, in particolare nel digitale e a partire dall’industria 4.0. Lo si far… facendo meglio conoscere le opportunit… a disposizione. E’ la quarta delle proposte di Rossi. L’obiettivo Š raggiungere in tre anni diecimila imprese, con una spesa di 5 milioni del Fondo sociale europeo. Ma l’intervento di potrebbe declinare anche in un nuovo bando per progetti di ricerca e sviluppo, da finanziare con parte dei 47,5 milioni di premialit… sul Fondo europeo di sviluppo regionale e l’eventuale rifinanziamento del bando servizi qualificati.Economia circolareNelle sette proposte e cinque filoni in cui si declina il patto per lo sviluppo non manca l’economia circolare. Vuol dire sostenere le imprese per la chiusura delle filiere produttive, in linea peraltro con quanto sar… previsto dalla revisione del piano dei rifiuti: scarti che, opportunamente lavorati, diventano prodotti, pi— raccolta differenziata e meno rifiuti da destinare alla discarica. Con il distretto della concia Š gi… stato concluso un accordo che prevede 80 milioni di euro di investimenti privati, con il distretto cartario ed anche quello orafo l’intesa Š in via di definizione, per tessile, marmo ed estrattivo se ne sta parlando.Il marchio Toscana per le PmiLa giunta lancia anche anche l’idea di un marchio Toscana, per aiutare lo sviluppo della regione e la sua presenza sui mercati internazionali a sostegno soprattutto della piccole e medie imprese che lo potranno richiedere dal prossimo ottobre: on line e con una semplice autocertificazione.Prestiti pi— faciliInfine c’Š il sostegno al credito. Una fase recessiva rischia di ridurre la liquidit… delle imprese, soprattutto quelle piccole che poi sono la maggioranza in Toscana. Ci potrebbero infatti essere ritardi nelle riscossioni ed anche una stretta creditizia. Aziende pur strutturalmente valide potrebbero non avere pi— risorse per investire ed entrare in una congiuntura negativa che ne potrebbe compromettere il futuro, a detrimento di tutto il sistema ed emorragia di posti di lavoro. La Regione propone una nuovo fondo di garanzia e tre linee di intervento: 30 milioni come riassicurazione delle garanzie rilasciate dai Confidi estendendo la copertura dal 60 all’80 per cento per liquidit… e al 90 per cento per investimenti, 20 milioni per la garanzie di chi non pu• accedere al fondo centrale ma ha comunque requisiti di solidit… aziendale, 10 m ilioni infine come contributo alle imprese per l’abbattimento dei costi delle operazioni di garanzia.

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