8 marzo: in Comm. Femminicidio ddl per rilevazioni violenze Proposta per raccogliere dati su ogni violenza di genere
Raccogliere dati statistici completi sulla violenza di genere e il femminicidio, per non fare emergere solo la punta dell’iceberg e attuare politiche adeguate di prevenzione e contrasto. Lo prevede il ddl supportato tecnicamente dall’Istat e dal suo direttore Linda Laura Sabbadini, e presentato nella Commissione Femminicidio presieduta dalla senatrice Valeria Valente, prima firmataria, e condiviso dai senatori di tutti i gruppi che ha l’obiettivo di indirizzare il sistema statistico nazionale verso una rilevazione pi efficace e costante di questi dati. In 7 articoli, il ddl dispone obblighi generali di rilevazione da parte dell’Istat e del sistema statistico nazionale con dati disaggregati secondo il sesso e l’uso di indicatori sensibili al genere. Dispone indagini triennali dell’Istat sulla violenza di genere contro le donne e interviene sulla raccolta dei dati sia a livello sanitario che giudiziario. Punti di partenza sono la rilevazione del rapporto vittima autore della violenza per una serie di reati specificati, la violenza di genere di natura economica, correzioni nella raccolta dati del sistema della giustizia, e sanitario, indagini nei centri antiviolenza. L’obiettivo che non passino inosservati anche reati quali percosse, minacce, procurati aborti, violazioni di domicilio, maltrattamenti. Per la prima volta in Italia, il disegno di legge completato da un allegato nel quale sono elencate le informazioni per l’indagine triennale (sul modello di quella svolta nel 2014), attraverso questionari per le donne dai 16 anni a 74 anni per rilevare anche, per esempio, la costrizione ai rapporti sessuali in famiglia, le molestie da estranei e in ambito domestico, ma anche le percosse, le minacce, la violenza psicologica.