Piazza San Marco con gli studenti caricati dalla polizia; l’interno del Rettorato in subbuglio, con le porte sfondate, occupato dagli studenti; le assemblee affollatissime nel cortile della mensa di Santa Apollonia. Sono tre dei momenti chiave della prima scintilla del ’68 a Firenze, il 30 gennaio di 50 anni fa, che torneranno in vita grazie ad un progetto di realt aumentata, ’68 Rewind’. Attraverso una app gratuita (Layar, ‘sintonizzata’ sul geolayer 68), negli angoli cittadini che pi hanno caratterizzato la storia del Movimento fiorentino, con lo smartphone si potranno vedere foto, documenti, striscioni e testimonianze di fatti e vicende avvenuti in quegli stessi luoghi 50 anni fa. Una vera e propria passeggiata in un passato restituito alla contemporaneit per mezzo della realt virtuale, ricostruita a sua volta con una accurata ricerca storica. Sono 28 le tappe dell’itinerario nel centro del capoluogo toscano, tra facolt , istituti superiori e piazze dove furono vissute le vicende pi importanti e intense di quella particolare fase storica. Autori del progetto, portato avanti anche grazie all’impegno di tanti studenti, ed al cospicuo materiale sul tema fornito dall’Archivio ’68 i professori Tommaso Tozzi e Adriana Dad , che lo hanno illustrato oggi all’Accademia di Belle arti, per poi guidare la prima passeggiata ‘aumentata’ sulle orme del Movimento. La data del 30 gennaio di 50 anni fa considerata il ‘battesimo’ del ’68 a Firenze: in quel giorno una folla di studenti universitari e medi dette vita ad un sit-in in piazza San Marco, mentre una delegazione di rappresentanti delle facolt saliva nell’ufficio del Rettore per presentargli un documento di richieste. All’improvviso furono caricati dalla polizia: ci furono molti feriti e tanta rabbia e fu cos che nacque il Movimento in citt – racconta Dad – con dei ragazzi che domandavano pacificamente cambiamento pestati dalle forze dell’ordine. Tutte le facolt furono subito coinvolte, partirono assemblee e proteste ovunque. Questo abbiamo voluto raccontarlo sfruttando le tecnologie dalla contemporaneit : ci hanno permesso di non limitarci a narrare la storia, ma di farla letteralmente rivivere davanti ai nostri occhi. Ovviamente dopo averla ricostruita con il necessario rigore della metodologia scientifica.(ANSA).
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