2511 Giornata contro la Violenza sulle Donne. Presidio a Careggi. Romano: Stop femminicidi

Sono troppe, tante, le donne uccise in Italia dal compagno o ex compagno o da un uomo che diceva di amarle, e che invece voleva solo possederle e annientarle.Quasi sempre l’omicidio Š l?ultimo atto di anni di abusi, vessazioni, maltrattamenti, che si consumano nel chiuso delle nostre case.Numeri che parlano di un?emergenza nazionale.Ogni 3 giorni in Italia 1 donna viene uccisa da un marito, un fidanzato, un compagno o un ex, spesso padre di figli voluti e cresciuti insieme. Ma per ogni donna uccisa molte altre vivono quotidianamente situazioni di violenza.Donne adulte, donne emancipate, donne in apparenza libere che per• di fronte ai primi segni di violenza del proprio uomo, violenza fisica o verbale, non lo allontanano, non si allontanano, ma cercano giustificazioni, restano perplesse e pensano non sta succedendo a me.Questa violenza fisica e psicologica non conosce distinzioni di classe sociale, le attraversa, ed Š particolarmente subdola perch‚ si nasconde dietro la parola AMORE!Ma si tratta di un AMORE preteso, fatto di sopraffazioni, di relazioni connotate dalla supremazia dell’uomo sulla donna.Nel privato di ognuna di NOI si consumano drammi, che diventano pubblici solo quando finiscono in cronaca, in genere nera, ma che invece sono lo specchio della nostra societ….Una societ… che ha fatto del consumismo e dell?austerity un mantra, e che con il dogma del pareggio di bilancio sta andando a intaccare i diritti: casa, lavoro, istruzione, sanit….Politiche che riducono i servizi sociali, e il sistema di welfare, rendendo ancora pi— vulnerabili le donne, prime vittime delle politiche economiche di rigore.Questa violenza riguarda tutte noi, tutti noi, uomini e donne e deve spingerci a una riflessione e a un’azione comune, perch‚ una svolta Š possibile, perch‚ bisogna rompere il velo del silenzio, della vergogna, della paura del giudizio sociale, perch‚: Accade a tutte NOI – Accade a tutti NOIRitroviamoci per un presidio il 25 novembre 2014 dalle ore 13 alle 13.30 sotto il colonnato del n.i.c. (nuovo ingresso Careggi)- L.go Brambilla 3 ? FirenzeCoordinamento Donne FLC CGIL Toscanaÿ?Un giorno per riflettere sui dati sempre pi— drammatici? No, molto di pi—. Un giorno per piantare le basi affinch‚ questi numeri, terribili, che descrivono una strage continua, diventino un’altra cosa. AffinchŠ l’anno prossimo potremo parlare delle vite salvate. AffinchŠ la violenza lasci spazio ad un paradigma diverso nelle relazioni, basato sulla libert… e non sul possesso. Non basta la sola cronaca dei fatti, la conta agghiacciante che ci consegna il dato di una vera e propria mattanza?, dice Anna Maria Romano (Coordinamento donne Cgil Toscana).Che aggiunge: ?Bisogna guardare in faccia fino in fondo la questione e decidere di rimuoverne le cause profonde. Uno Stato civile non pu• che voler fare questo. Riconoscere il femminicidio come odioso fenomeno antisociale Š un passo necessario per chiamare le cose con il proprio nome e prendere atto della realt…: la donna viene ancora uccisa ‘in quanto donna’. E tanta violenza sulle donne non Š frutto di raptus, ma dalle relazioni di genere. E l?incapacit… di adattare un?ottica di genere si riflette in un?inadeguatezza delle misure di contrasto. Il femminicidio Š prima di tutto un problema sociale e come tale va affrontato, lontano dagli stereotipi della donna fragile ed indifesa?.Romano conclude cos: ?Abbiamo bisogno di una cultura diversa, che consenta ad ogni persona di essere tale, nella sua pienezza e libert…. Tutto ci• non si fa con le parole, ma con fatti e risorse: alla scuola, alla formazione di insegnanti, forze dell’ordine, personale medico, eccetera. Al rafforzamento de presdi esistenti: i consultori, i centri antiviolenza e dare loro risorse e dignit…. Non abbiamo bisogno di una pietosa riflessione in un giorno particolare, ma di una societ… capace di dare ad ognuna di noi la libert… di decidere la propria vita, fuori da ruoli precostituiti, fuori dagli stereotipi, fuori dal possesso. Insieme, donne e uomini. C?Š il momento del conflitto e quello dell?alleanza: vinciamo questa guerra solo se saremo donne e uomini insieme?.

Pulsante per tornare all'inizio