25 Aprile: intitolata Sassoli sala Fabbrica diritti S.Anna. Ucraina: don Ciotti, fermate questa e altre 33 guerre mondo

A Sant’Anna di Stazzema (Lucca), per la celebrazione della Liberazione, è stata intitolata a David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo scomparso di recente, la sala conferenza della Fabbrica dei diritti, l’edificio che ospita le attività culturali nel paese che il 12 agosto 1944 fu luogo dell’eccidio nazifascista con la morte di 560 civili inermi in una rappresaglia. Sono stati ricordati anche due superstiti dell’eccidio, scomparsi negli ultimi mesi, Enrico Pieri, nel 2021, e Cesira Pardini, poche settimane fa. Le loro figure sono state messe in evidenza dal sindaco di Stazzema, Maurizio Verona. “Sant’Anna – ha detto Verona – è stata teatro di un crimine contro l’umanità. Qui sappiamo bene quanto sia importante l’Europa e le sue istituzioni. È necessario che l’Europa diventi forte socialmente e politicamente, vogliamo che assuma il ruolo di protagonista anche per fermare il conflitto in Ucraina” mentre “Putin in Ucraina si sta comportando come si comportarono i nazisti in Italia nel 1944. Di fronte alla crisi ucraina, ai crimini contro la popolazione civile, non ci possono essere né se né ma, ci può essere solo una ferma condanna. Noi siamo dalla parte della povera gente, che non ha più una casa, che deve lasciare tutto, siamo dalla parte di chi ha visto il proprio territorio occupato”. Tra le altre iniziative di oggi a S.Anna, l’Unione delle Fornaci della terracotta di Montelupo Fiorentino (Firenze) ha donato vasi col logo del Parco nazionale della Pace.
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Ucraina: don Ciotti, fermate questa e altre 33 guerre mondo
“La guerra è il fallimento della politica umana. Fermatevi perché la guerra è una follia. Per le 560 persone trucidate a Sant’Anna in questo modo non ci sono parole. Oltre a quella in Ucraina ci sono altre 33 guerre nel mondo”. Lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione Libera, che ha concluso le celebrazioni del 25 aprile alla Fabbrica dei Diritti di Sant’Anna di Stazzema (Lucca). Per don Ciotti in Italia c’è bisogno di “rigenerare la nostra società con un cambiamento vero, è questa la liberazione di oggi. Liberarci dagli individualismi, dagli egoismi, dall’indifferenza e dall’autoreferenzialità, dagli ‘io'”, inoltre, ha aggiunto, “ci siamo liberati del fascismo ma esiste ancora una mentalità fascista: sono coloro che fanno i forti con i deboli e i deboli con i forti”. (ANSA).

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