Interinali della Sanità, Nidil Cgil Firenze lancia l’allarme precariato e diritti negati

Sanità, per gli interinali ancora allarme precariato (bassi numeri di stabilizzazioni) e diritti negati (disparità economico-normative, rinnovi troppo brevi e con poco preavviso, discrepanze con le Agenzie per il Lavoro su buste paga e trattamenti): Nidil Cgil Firenze denuncia “l’immobilismo” delle Aziende Sanitarie e il non rispetto degli accordi sul Protocollo d’Intesa sulla somministrazione. “In assenza di risorse per le assunzioni, pretendiamo che venga riconosciuta piena dignità e parità a questi lavoratori e lavoratrici. È tempo che si riconosca che questi lavoratori non sono un costo variabile, ma risorse insostituibili che quotidianamente contribuiscono a garantire il diritto alla salute dei cittadini toscani”

Nonostante gli impegni assunti e la sottoscrizione di un importante Protocollo d’Intesa, il Sistema Sanitario Toscano (SST) continua a fare massiccio ricorso a contratti di somministrazione di lavoro, mantenendo in una condizione di precarietà circa un migliaio di lavoratrici e lavoratori interinali (infermieri, Oss, tecnici, amministrativi, magazzinieri, logopedisti, ostetriche, addetti alle pulizie), essenziali per la tenuta dei servizi sanitari, in particolare nell’area di Firenze e provincia.
Nidil Cgil, la categoria che tutela i lavoratori atipici, al termine di un ciclo di assemblee e confronto diretto con i lavoratori, lancia una ferma denuncia: a mesi dalla firma, le Aziende Sanitarie non stanno dando corretta applicazione al Protocollo d’Intesa sottoscritto a luglio 2025 tra Cgil-Cisl-Uil, Regione Toscana ed Estar in materia di somministrazione di lavoro.
Le promesse di riduzione del numero dei somministrati si sono tradotte in una diminuzione irrisoria di poche decine di unità. In assenza di risorse per le assunzioni, pretendiamo che venga riconosciuta piena dignità e parità di trattamento, come previsto dall’accordo.

1. Parità economica e normativa negata

Il punto centrale della vertenza riguarda la mancata applicazione della parità di trattamento economico e normativo, un principio cardine sancito dal Protocollo e dal CCNL di riferimento.
In particolare, si denuncia che:
● Mancata erogazione della produttività: i lavoratori in somministrazione dell’ASL non stanno ricevendo gli importi legati alla produttività, a differenza dei loro colleghi dipendenti diretti, nonostante mesi di richieste.
● Salario accessorio negato: in alcuni presidi vengono negati elementi del salario accessorio, come i buoni pasto o il riconoscimento economico sostitutivo.
● Doppio standard su ferie e permessi: Alcuni reparti continuano a operare con “due pesi e due misure”, negando ferie e permessi ai lavoratori interinali in modo discriminatorio rispetto ai dipendenti diretti.

2. Rinnovi brevi e mancanza di preavviso

Nidil e Fp Cgil di Firenze hanno inviato una nota specifica all’AOU Careggi per sollecitare il rispetto del punto 3 del Protocollo, che mira a contrastare l’estrema precarietà dei rinnovi:
● Rinnovi trimestrali: il Protocollo prevede che i rinnovi dei contratti in somministrazione debbano essere almeno trimestrali, per evitare che i lavoratori continuino a operare per mesi o anni con rinnovi mensili.
● Preavviso di 15 giorni: le Aziende e gli enti del SST dovrebbero assumersi l’impegno di comunicare l’eventuale rinnovo o cessazione del contratto in somministrazione almeno 15 giorni prima della scadenza.
Chiediamo che le aziende si attivino subito per mettere in pratica quanto previsto dall’accordo, garantendo stabilità minima e certezza ai lavoratori essenziali.

3. Criticità con l’Agenzia per il lavoro Orienta

La denuncia si estende anche alle Agenzie per il Lavoro che hanno vinto l’appalto per la somministrazione. Queste sono tenute a garantire la corretta applicazione del Contratto nazionale e degli eventuali Contratti integrativi sia dal punto di vista economico che normativo.
Purtroppo, si evidenziano criticità importanti con l’Agenzia per il Lavoro Orienta:
● Discrepanze economiche e trasparenza: Da tempo si chiede a Orienta di intervenire per risolvere le discrepanze tra quanto riportato dal cartellino presenze (timbrato e validato dall’Azienda Sanitaria) e quanto risulta nelle buste paga, rendendo finalmente la lettura della busta paga e del cartellino comprensibile ai lavoratori.
● Mancato riconoscimento: Persistono problemi relativi al corretto riconoscimento economico, alla fruizione di permessi e ferie e all’applicazione dei contratti integrativi.
Le Agenzie per il lavoro non possono sottrarsi alle loro responsabilità in qualità di datori di lavoro e devono pretendere dalle aziende utilizzatrici, loro clienti, il massimo rispetto della parità di trattamento nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici in somministrazione.
Nidil Cgil Firenze chiede l’immediato e corretto recepimento del Protocollo d’Intesa da parte di tutte le Aziende Sanitarie della Toscana e sollecita con urgenza le Agenzie per il Lavoro, a partire da Orienta, ad attivarsi per risolvere le discrepanze e garantire piena parità e dignità ai lavoratori interinali del SST.
È tempo che le Aziende Sanitarie riconoscano che questi lavoratori non sono un costo variabile, ma risorse insostituibili che quotidianamente contribuiscono a garantire il diritto alla salute dei cittadini toscani. Il Protocollo non può restare una mera dichiarazione di intenti.

Firmato: Giulia Tagliaferri segretaria generale Nidil Cgil Firenze

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