E-distribuzione (gruppo Enel), in Toscana i sindacati denunciano la “grave situazione” e scrivono ai prefetti

E-distribuzione (gruppo Enel), Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil Toscana denunciano “una situazione grave” (modello organizzativo, carichi di lavoro, rapporti con l’azienda) e scrivono ai prefetti toscani affinché intervengano

“Portiamo alla Vostra attenzione la grave situazione che stiamo registrando nell’ambito di e-distribuzione, società del Gruppo Enel alla quale è affidato in concessione dallo Stato un servizio pubblico essenziale per l’esercizio, manutenzione e misura della distribuzione di energia elettrica”: inizia così la lettera che le segreterie regionali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, a nome rispettivamente di Juri Riccardi, Luca Lucietto e Paolo Giovannetti, hanno inviato a tutti i prefetti della Toscana, al fine di “riportare la gestione della vertenza entro canoni di normale dinamica di conflitto sindacale ed evitare ulteriori negative evoluzioni”. E-distribuzione conta in Toscana circa 1.200 occupati,
La lettera prende avvio in questo modo:
“In premessa riteniamo opportuno segnalare che le Segreterie Nazionali di FILCTEM CGIL, FLAEI CISL, UILTEC UIL hanno avviato una vertenza con iniziative di sciopero che si trascina da tempo, per le seguenti motivazioni: le gravi criticità dell’attuale modello organizzativo, in particolare nelle realtà tecnico operative delle Unità Territoriali e dei Blue Team; un dimensionamento degli organici (operai e impiegati tecnici) insufficiente per far fronte agli importanti investimenti per l’attuazione del PNRR e agli impegni connessi alla proroga delle concessioni delle reti di distribuzione elettrica; i carichi di lavoro eccessivi (nonostante gli inserimenti fatti) e di quelli inerenti alla reperibilità operativa del personale tecnico e operativo per garantire la continuità del servizio elettrico, al di fuori del normale orario di lavoro; lo stato di manutenzione delle sedi di lavoro; la recente modifica unilaterale dell’orario di lavoro a tutto il personale operativo che ha ulteriormente impattato sulla qualità di vita e di lavoro.
Una situazione complessiva che non sta trovando alcuna convergenza positiva verso una ricomposizione della mobilitazione, a seguito del protarsi e aggravarsi dei comportamenti aziendali che non fanno onore alla storia delle relazioni industriali di Enel. Tali atteggiamenti aziendali hanno portato alla proclamazione di nuove azioni di sciopero che si svolgeranno a partire dai prossimi giorni.
Fatta questa premessa, con la presente vogliamo portare alla Vostra attenzione la forte preoccupazione che registriamo tra il personale di e-distribuzione in seguito ad un clima interno esasperato che sta minando definitivamente il senso di appartenenza e lo spirito di servizio che è sempre stato il punto di forza dei lavoratori elettrici. Ciò anche per effetto delle modalità operative messe in atto dall’Azienda, che impone le attività attraverso ordini di servizio spesso comunicati con poco o nullo preavviso, gravando nuove attività su lavoratori che hanno già svolto decine di ore di lavoro straordinario per far fronte alle carenze strutturali della stessa Azienda”.
Nella lettera, si fa riferimento poi anche alla “ennesima situazione che ha interessato l’ultimo fine settimana nella nostra regione. A seguito dei potenziali disservizi conseguenti alle ondate di calore, anche in assenza di una allerta della Protezione Civile, E-distribuzione ricorre in maniera sistematica ai rinforzi del servizio di reperibilità, in particolare nei fine settimana, imponendo al personale tecnico operativo di rendersi reperibile ben oltre il minimo contrattuale di una settimana su quattro. Non registrando disponibilità per la situazione esasperata che abbiamo evidenziato, e-distribuzione ricorre alla citata modalità degli ordini di servizio. Peraltro, in dispregio delle vigenti norme pattizie, l’Azienda non ha comunicato alle scriventi Organizzazioni Sindacali, come invece avrebbe dovuto, il fatto che si rendeva necessario ed urgente rinforzare i turni di reperibilità per via di oggettive motivazioni. Ponendo in essere, in questo modo, una grave lesione dei diritti sindacali, e rivolgendosi direttamente ed in modo imperativo ai lavoratori”.
La lettera conclude così: “Questa situazione certifica che il modello organizzativo e il relativo dimensionamento del personale è inadeguato per far fronte agli obblighi in capo al concessionario. Queste ed altre azioni poste in essere da Enel e-distribuzione nella nostra regione stanno provocando una esasperazione del clima di conflitto oggi presente. Finora, come doveroso, le nostre Organizzazioni Sindacali e i Lavoratori tutti si sono attenuti alle regolamentazioni vigenti durante le giustificate e legittime azioni di sciopero, garantendo sicurezza e continuità del servizio elettrico. L’Azienda, per conto suo, dimostra invece atteggiamenti meno responsabili, rispetto alle conseguenze dei quali è la stessa Azienda a doversi assumere le relative responsabilità. Si tratta, ad avviso delle scriventi Organizzazioni, di una situazione grave per la quale siamo a richiedere la convocazione delle Parti (Azienda e Organizzazioni Sindacali) al fine di riportare la gestione della vertenza entro canoni di normale dinamica di conflitto sindacale ed evitare ulteriori negative evoluzioni. In attesa di un cortese riscontro porgiamo distinti saluti”

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