“È importante che si sia assunto fino in fondo il dramma che sta vivendo il Paese delle morti sul lavoro”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, al termine del tavolo tra governo e sindacati a Palazzo Chigi di ieri.
Da parte sua, spiega, il governo “ci ha informato di come intende spendere i 650 milioni in più messi sul tavolo tramite le risorse dell’Inail e ha dichiarato una disponibilità a confrontarsi. Noi – prosegue – abbiamo chiesto che non si discuta solo di quei fondi, ma si ragioni anche su altre risorse. E che non si vada solo nella direzione di ridurre i costi per le imprese, ma si mettano in campo interventi di formazione sui lavoratori e sui rappresentanti di sicurezza”.
Dall’esecutivo “per la prima volta abbiamo trovato una disponibilità, almeno sulla carta, ad affrontare questi temi”, ha aggiunto. “Abbiamo chiesto anche di aprire un confronto, ed il governo ha accettato, di mettere mano alla logica dei subappalti.
Landini ha specificato: “L’impegno che è stato preso è avviare nei prossimi giorni al ministero del Lavoro, con la regia di Palazzo Chigi, questo confronto. Non esprimo giudizi di merito, oltre a una disponibilità sui titoli cosa si farà bisogna verificarlo nei prossimi incontri”.
Il numero uno di Corso Italia è tornato anche sul tema referendum. “L’indicazione di non andare a votare penso sia un errore politico grave, sul piano della responsabilità civica e democratica. Trovo singolare e contraddittorio che chi chiede di modificare la Costituzione e introdurre il premierato, dica ai cittadini che però non debbono andare a votare quando ne hanno la possibilità. Cos’hanno, paura dei cittadini?”.
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